Maria Carla Chiapello: “Migranti, equiparare le frazioni ai piccoli comuni”
Riceviamo e pubblichiamo“Cambiare la norma che regola la distribuzione dei migranti sul territorio, equiparando le frazioni dei capoluoghi di provincia, o frazioni di altri comuni che per numero di abitanti o distanza dal centro possono essere assimilate a un piccolo comune, ai comuni più piccoli” questa la risposta della consigliera regionale dei Moderati, Maria Carla Chiapello, alle preoccupazioni dei residenti nelle frazioni di Cuneo per l’arrivo di un numero eccessivo di richiedenti asilo. Secondo l’attuale accordo tra comuni e Ministero, il livello di saturazione per l’accoglienza è di sei persone nei comuni sotto i 2000 abitanti e il tre per 1000 negli altri.
Questo significa che, per Cuneo, l'accoglienza massima è di 177 persone, ma senza tenere conto della ripartizione sul territorio: in questo modo il rischio è di concentrare tutti i richiedenti asilo in due o tre frazioni. La Chiapello spiega: “L’accordo tra comuni e Ministero va cambiato equiparando le frazioni ai comuni più piccoli, rispettando il rapporto tra richiedenti asilo e abitanti, di modo da agevolare l’integrazione dei soggetti accolti e da non causare disagio nella popolazione residente”.
Questo significa che, per Cuneo, l'accoglienza massima è di 177 persone, ma senza tenere conto della ripartizione sul territorio: in questo modo il rischio è di concentrare tutti i richiedenti asilo in due o tre frazioni. La Chiapello spiega: “L’accordo tra comuni e Ministero va cambiato equiparando le frazioni ai comuni più piccoli, rispettando il rapporto tra richiedenti asilo e abitanti, di modo da agevolare l’integrazione dei soggetti accolti e da non causare disagio nella popolazione residente”.
c.s.
CUNEO Maria Carla Chiapello - Moderati