Peveragno, alle elezioni amministrative di settembre sarà una corsa a tre
Adriano Renaudi, già vicesindaco e assessore, annuncia la sua discesa in campo. Correrà per fare il sindacoA oltre due mesi dalle elezioni amministrative che stabiliranno chi sarà il prossimo sindaco di Peveragno, si stanno delineando i candidati. Oltre al primo cittadino uscente Paolo Renaudi e al capogruppo delle minoranza dimissionario Enzo Tassone si è aggiunto in questi giorni Adriano Renaudi, già vice sindaco e assessore nelle giunte Dho e Toselli.
"Dopo una pausa decennale dalle attività del palazzo comunale, molti amici e cittadini mi chiedono di tornare ad occuparmi di Peveragno - ha scritto in una nota stampa -. Questa volta nella veste di sindaco, nelle elezioni per il rinnovo del Consiglio comunale previste per il settembre 2020. Cercheremo di lavorare per Peveragno con una squadra di persone attive e ricche di esperienze nei vari settori. Esperienze e competenze oggi più che mai necessarie per “la buona amministrazione”. Con il gruppo, non siamo in corsa per una poltrona ma per far “ripartire” Peveragno, il suo territorio, la sua gente, le sue attività.
Il 2020 con l’emergenza Covid ci ha costretti a riflettere sui grandi problemi del mondo ed a concentrarci parallelamente sull’importanza di una realtà territoriale come la nostra, sana, attiva, partecipe e solidale sia sotto il profilo economico che dal punto vista civile e sociale. E’ il momento di ripartire e crescere e Peveragno può farcela, ma dobbiamo cogliere tutte le opportunità tra cui il potenziamento di un aspetto, a mio parere, trascurato in questi anni: l’accesso ai fondi per lo sviluppo delle aree montane previsti dai bandi europei, dalle Fondazioni, con una particolare attenzione anche alle previsioni nel bilancio comunale.
Non si tratta di demagogia, ma di una semplice presa d’atto che un attento amministratore deve fare se vuol vedere crescere il proprio paese. La nostra gente, attiva ed intraprendente non ha mai perso tempo e l’ambizione per il lavoro, i figli e l’educazione ha spinto i peveragnesi a migliorare sempre, anche con piccole imprese famigliari.
Oggi, le difficoltà dovute alla crisi economica, la burocrazia sempre più strozzante, la pressione fiscale e gli adempimenti previsti per chiunque tenti di iniziare un’attività, richiedono a mio parere, una maggiore attenzione, da parte dell’amministrazione comunale, alle realtà locali impegnate nello sviluppo del territorio, qualunque esse siano. Dev’essere garantita una progettualità da parte dell’amministrazione che aiuti le realtà locali promuovendo il nostro territorio nel concentrico e nelle frazioni, appoggiando tutto ciò che può dare visibilità al nostro paese, con particolare attenzione alle risposte che da ormai cinque anni i nostri cittadini attendono. Prime fra tutte, la palestra delle scuole medie, inutilizzabile, e la situazione di degrado in cui versa il piazzale delle poste, che richiedono interventi urgenti ed immediati. Altri temi delicati sono la viabilità nel concentrico, nelle frazioni e in zona Villaggio Colombero, un adeguato spazio per la sede del centro anziani, gli accessi e le uscite dal concentrico, l’arredo urbano, la segnaletica orizzontale e verticale.
Le sfide che vorremmo affrontare, grazie all’esperienza ed alla volontà del nuovo gruppo, riguardano le opere pubbliche, l’edilizia, con puntuali manutenzioni alle strutture esistenti, le strategie promozionali per le attività economiche, il supporto ai giovani ed alle attività di cooperativa, il sostegno alla strategia del chilometro zero con particolare riferimento ai prodotti agricoli. Altrettanto importante per noi è il coordinamento ed il sostegno alle associazioni in ambito sportivo e culturale, l’attenzione alle famiglie, alla salute pubblica, alle fasce deboli del tessuto sociale, alla tutela del patrimonio storico-artistico, alle iniziative per il turismo, coinvolgendo la rete delle strutture ricettive, B&B ed agrituristiche. Questi sono i temi che saranno sviluppati nel programma elettorale che invieremo ai cittadini e sui quali ci confronteremo".
Adriano Renaudi
Redazione
CUNEO Adriano Renaudi