Quirinale, al primo scrutinio è fumata nera. Tra i grandi elettori cuneesi si sbilancia solo Enrico Costa
Tanti i voti "burla": per Alfonso Signorini, Amadeus e Cruciani. Preferenze anche per lo storico Barbero e per lo scrittore Corona, che la butta lì: "Offro un Amarone a chi mi ha votato"Tutto come previsto. Il primo scrutinio per l'elezione del Presidente della Repubblica si è concluso con una fumata nera. Come riportato dai mass media nazionali a farla da padrone sono state le schede bianche, complessivamente 672, ma sulla carta dovevano essere circa 200 di più.
Tra i parlamentari cuneesi il solo Enrico Costa ha espresso pubblicamente la propria preferenza. L’esponente di Azione ha dichiarato: "Noi calendiani voteremo convintamente per Marta Cartabia, fin dal primo turno”. Le schede nulle sono state 49, i voti dispersi 88, tra cui uno per Mario Draghi. Presenti e votanti 976 su 1008. Per il resto dal Cuneese è arrivato un importante contributo alla scheda bianca: hanno votato così i dem Mino Taricco e Chiara Gribaudo e i leghisti Giorgio Bergesio e Flavio Gastaldi. Nessuna preferenza, fatta salva la segretezza dell'urna, anche per gli esponenti del centrodestra Monica Ciaburro e Marco Perosino e per la ministra grillina alle Politiche Giovanili Fabiana Dadone.
Un aneddoto circolato in queste ore? Lo ha racontato il deputato Stefano Ceccanti: “1992. Il giornale radio scovò una anziana contadina della campagna emiliana, la signora Bianca Scheda, 72 anni, che nulla sapeva di politica. ‘Ma ha capito signora che la stanno votando alla Presidenza della Repubblica? Mo sorbole, mo cosa mi dice…’ rise di gusto donna Bianca. ‘Ho sempre fatto la contadina, ma se diventassi veramente presidente della Repubblica due o tre cosine avrei anch’io da dirle a quei signori della politica’”.
Nella prima votazione, nella valanga di schede bianche, sono spiccati alcuni nomi. L'ex vicepresidente della Consulta, Paolo Maddalena, candidato dagli ex grillini, è risultato il più votato con 36 voti. Hanno inoltre ottenuto preferenze: l’attuale Capo dello Stato, Sergio Mattarella (16), la ministra della Giustizia, Marta Cartabia (9); l’ex presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, il deputato di Forza Italia Roberto Cassinelli, Guido De Martini, e il deputato ex M5S Antonio Tasso, (7); Umberto Bossi e il presidente di Italia Viva, Ettore Rosato (6).
Come spesso accade al primo spoglio, dall’urna escono voti bizzarri: un voto anche al conduttore del ‘Grande fratello’, Alfonso Signorini, per lo storico medievista Alessandro Barbero e per il conduttore de ‘La Zanzara’, Giuseppe Cruciani. Durante lo spoglio delle schede per l’elezione del presidente della Repubblica, un voto prendono il giornalista Bruno Vespa, il conduttore del Festival di Sanremo Amadeus e il presidente della Lazio Claudio Lotito. Due preferenze per il divulgatore televisivo Alberto Angela, una per il campione del mondo '82 Dino Zoff. Qualcuno vota anche l'ex capo dello Stato Francesco Cossiga e Bettino Craxi, entrambi deceduti. E, ancora, Antonio Razzi e Giorgio Lauro, conduttore di un Giorno da Pecora. Nel segreto dell’urna qualche ‘grande elettore’ ha anche scritto il nome dell'artista della montagna Mauro Corona e del giornalista Claudio Sabelli Fioretti. “Mi piacerebbe conoscere chi mi ha votato in Parlamento e magari offrirgli un bicchiere di Amarone”, ha commentato l’alpinista, autore di diversi libri di successo.
I grandi elettori sono riconvocati a Montecitorio nel pomeriggio alle ore 15 per la seconda votazione, che dovrebbe farsi più seria. Almeno si spera. Anche nello scrutinio odierno per eleggere il Capo dello Stato occorre il quorum dei due terzi dei votanti.
Samuele Mattio
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