Quirinale, c’è il bis: Sergio Mattarella rieletto alla presidenza
L’ottava votazione è stata decisiva. Il presidente uscente incassa 759 voti dopo l’intesa trasversale: “Avevo altri piani, ma sono rispettoso del parlamento”Sergio Mattarella è stato rieletto alla presidenza della Repubblica per la seconda volta. L’esito ufficiale dopo lo spoglio dell’ottava votazione, tenutosi nell’aula di Montecitorio.
L’intesa sul bis dell’attuale inquilino del Quirinale è stata raggiunta dopo un vertice di maggioranza. “Avevo altri piani ma io sono rispettoso del Parlamento”, ha detto il presidente confermando il suo sì. Al termine della votazione, Mattarella ha ottenuto 759 voti da parlamentari e delegati delle regioni, riuniti in seduta comune alla Camera sotto la presidenza di Roberto Fico: diviene così il secondo presidente più votato nella storia della Repubblica, superando Francesco Cossiga che aveva ottenuto 752 preferenze nel 1985.
Un lungo applauso tra gli scranni del parlamento ha accolto il raggiungimento della maggioranza, una volta superata quota 505. All’ex magistrato Carlo Nordio, uno dei nomi proposti nella triade del centrodestra insieme alla presidente del Senato Maria Elisabetta Casellati e al filosofo Marcello Pera, sono andati 90 voti. Trentasette consensi per il pm antimafia Nino Di Matteo, sostenuto da L’alternativa c’è e da altri dissidenti del Movimento 5 Stelle. A seguire Silvio Berlusconi (9 voti), la direttrice del Dis Elisabetta Belloni (6) e Mario Draghi (5), più varie preferenze sparse. Venticinque le schede bianche.
Palermitano, nato il 23 luglio 1941, Sergio Mattarella è il quarto figlio di Bernardo, politico democristiano per cinque volte ministro tra gli anni Cinquanta e Sessanta, e fratello di Piersanti, assassinato dalla mafia nel 1980 mentre era presidente della Regione Sicilia. Avvocato, giurista e accademico, è stato deputato dal 1983 al 2008 per la Democrazia Cristiana (di cui fu vicesegretario), poi per il Partito Popolare Italiano, La Margherita e il Partito Democratico. Ha ricoperto le cariche di ministro per i rapporti con il Parlamento (1987-1989), ministro della pubblica istruzione (1989-1990), vicepresidente del Consiglio dei ministri (1998-1999) e ministro della difesa (1999-2001), prima di venire nominato giudice della Corte Costituzionale nel 2011. Il 31 gennaio 2015 è stato eletto al quarto scrutinio con 665 voti. Ha giurato il successivo 3 febbraio, divenendo il dodicesimo presidente della Repubblica italiana.
Redazione
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