Robaldo corrobora la sua candidatura alla presidenza della Provincia: "Programma innovativo e concreto"
Dal 7 settembre via agli incontri sul territorio, che toccheranno tutti i quadranti del Cuneese. Alta l'attenzione sui trasporti: "Sulle grandi opere, dal Tenda all'Asti-Cuneo, l'Ente deve essere propulsore""Stiamo definendo, grazie allo straordinario coinvolgimento di decine di amministratrici ed amministratori dei Comuni del cuneese - quelli che hanno dato vita a 'Squadra Granda' - il programma di mandato di 'Patto Civico per la Granda', che confido guiderà la Provincia nei prossimi anni.Lo presenteremo a tutti gli amministratori nelle prossime settimane, ma ritengo doveroso iniziare ad indicare alcuni punti che credo siano determinanti per gli assetti ed ancora più le prospettive della nostra provincia".
Lo annuncia Luca Robaldo, candidato a presidente della Provincia per la forza civica "Patto per la Granda". Il sindaco di Mondovì punta sul voto trasversale: se la vedrà con l'altro candidato, il sindaco di Lagnasco Roberto Dalmazzo, sostenuto dal centrodestra.
"Intanto il piano strategico messo in campo dal presidente Borgna, che deve essere aggiornato e reso coerente con la situazione che stiamo vivendo. In questo senso sarà necessario il coinvolgimento delle categorie e degli attori sociali, oltre che della Fondazione CRC e delle altre Fondazioni bancarie della Granda anche attraverso l'appena costituito ufficio SEIS per le opportunità riservate dal PNRR, lavorando come Ente di area vasta.In secondo luogo la mobilità e la logistica. La Granda è particolarmente complessa e rappresenta un coacervo di necessità: dalla montagna, alla collina, alla pianura. Occorre pertanto rilanciare e, ove possibile, contribuire al coordinamento delle attività dell'Autorità di Bacino sui Trasporti, con particolare focus per i trasporti pubblici nelle aree più interne (ad esempio, l'alta Langa). In merito alla logistica poi, il cuneese deve riappropriarsi del rapporto privilegiato col porto di Vado e valorizzare quanto già urbanizzato in termini di siti di stoccaggio e piattaforme di servizi. Come non coinvolgere le Ferrovie, inoltre? Abbiamo una tratta verso Savona che è la stessa che percorrevano i nostri bisnonni - prosegue Robaldo -. Sulle grandi opere credo vada fatta una riflessione generale, della quale l'Ente deve essere propulsore. Prendo ad esempio il Tenda (ma non tralasceremo l'Asti-Cuneo o la circonvallazione di Demonte): come possiamo continuare ad accettare che, nonostante Commissario e regole ad hoc, la situazione resti quella attuale?" si chiede il candidato.
"Voglio fare un riferimento alle necessità ingiustamente considerate minori, come i tanti interventi sulla viabilità per decongestionare il traffico di molti centri piccoli e medi o il "piano ponti" che deve rimettere in sicurezza centinaia di infrastrutture su tutto il territorio - conclude - oltre al grande, improcrastinabile, tema degli invasi. Sui servizi ai cittadini la Provincia deve essere al fianco degli amministratori e porre un freno al depauperamento (vedi le Poste a giorni alterni...). Ho in mente, infine, un ruolo più propositivo della Provincia nell'ambito di alcune Associazioni e Consorzi ai quali partecipa, come l'Istituto Storico per la Resistenza o il Centro Giolitti, nei quali l'impegno deve essere quello di integrare al meglio il rapporto con le Scuole al fine di coinvolgere i nostri giovani".
Nel frattempo la raccolta firme ha superato le 300 sottoscrizioni in tre giorni. Dal 7 settembre, poi, inizieranno gli incontri territoriali di Robaldo, che toccheranno tutti i quadranti del Cuneese.
Redazione
CUNEO luca robaldo