'Se sarò eletto non prometto la luna, ma assicuro il massimo impegno'
Breve intervista a Andrea Olivero, viceministro alle politiche agricole uscente. La sua campagna elettorale si chiuderà tra Cuneo e SaluzzoLa campagna elettorale di Andrea Olivero - viceministro uscente e candidato alla Camera per il centrosinistra nel collegio uninominale Cuneo-Saluzzo- Savigliano - è ormai agli sgoccioli. Giovedì 1º marzo, alle 21, al Centro Incontri della Provincia, è prevista la chiusura nel capoluogo della “Granda, con il sostegno del presidente della Regione, Sergio Chiamparino, dell’assessore piemontese, Alberto Valmaggia, e del sindaco di Cuneo, Federico Borgna. All’incontro, incentrato sul tema “Impegno civico e buongoverno per l’Italia”, parteciperanno i candidati provinciali del Partito Democratico e di Lista Civica Popolare. Venerdì 2 marzo la conclusione è in programma a Saluzzo, alle 19, nell’ex Caserma Mario Musso, con alcuni interventi di riflessione e un momento conviviale. “Sono state settimane molto impegnative e intense - afferma Olivero - ma anche di grande entusiasmo e soddisfazione. Ho parlato con tanti amministratori locali, molti cittadini, numerosi imprenditori, confrontandomi con loro sui problemi del territorio. Un percorso importante durante il quale si è rafforzata la mia convinzione che la politica ha ancora un senso e può dare delle risposte”.
Quali sono state le richieste? “Diverse, in quanto la nostra è una provincia dalle differenze anche marcate. Soprattutto i sindaci, però, hanno sollecitato meno burocrazia”.
I Comuni di montagna? “Le Terre Alte sono un grande patrimonio del Paese e della “Granda”. Hanno bisogno di infrastrutture e servizi e vanno retribuite per le funzioni che svolgono. L’acqua, l’energia, le ricchezze ambientali sono beni di cui tutti fruiscono: anche i cittadini della pianura”.
Lei ha puntato la campagna elettorale sulla necessità di avere una guida stabile per il Paese. “Se vogliamo cambiare le cose, se vogliamo dare sicurezza serve una stabilità che non vuol dire immobilismo, ma buongoverno, buon senso, serietà e attenzione ai problemi. La proposta che facciamo è semplice: puntare sulla stabilità per capitalizzare quanto di buono è stato ottenuto in questi anni e continuare sulla
strada delle riforme”.
In Italia si respira un clima di lacerazione, pare a rischio anche la coesione sociale. “C’è chi - e l’abbiamo visto in questa campagna elettorale - fomenta l’odio, la paura, la violenza. Al contrario c’è bisogno di ricostruire una comunità solidale.Ed è possibile farlo garantendo la dignità di un lavoro stabile, soprattutto ai giovani, e assicurando una convivenza serena. C’è una parola chiave per anziani, bambini, malati, disabili, persone sole che è la parola cura. Non bastano assegni di accompagnamento, cliniche od ospedali. Abbiamo bisogno di potenziare l’assistenza domiciliare, i servizi di prossimità, il sostegno alle famiglie, il volontariato”.
Inoltre, esiste il problema del ceto medio produttivo. “Sicuramente. Dobbiamo aiutare le migliaia di artigiani, commercianti, imprenditori che la pesante crisi degli ultimi anni ha impoverito sempre di più. L’economia non riparte dando soldi ai ricchi, con l’introduzione, ad esempio, della flat tax, ma a quanti creano occupazione reale, come hanno sempre fatto le piccole aziende”.
C’è in giro anche una forte preoccupazione per la sicurezza intesa come ordine pubblico. “Se concretizziamo gli obiettivi ricordati prima diminuiscono certamente le paure delle persone. Poi serve un maggiore controllo del territorio da parte delle Forze dell’Ordine per far capire che lo Stato è presente ed è pronto a dare risposte concrete a quanti sono in difficoltà” .
Per quale motivo un elettore dovrebbe votare Andrea Olivero? “Noi, in un centrosinistra fatto di culture differenti, ma unite dalla volontà di governare il Paese attraverso proposte di uguaglianza per i cittadini, diamo voce ai moderati riformisti. Nel mio collegio Cuneo-Saluzzo- Savigliano, chi vota centrodestra vota Salvini che non è un moderato. Se sarò eletto non prometto la luna, ma assicuro il massimo impegno, come ha fatto in questi cinque anni, per portare a Roma le necessità del nostro splendido territorio”.
c.s.
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