Triplice fischio per il Governo Conte-bis, quale futuro per la Dadone?
Il destino della titolare della Pubblica Amministrazione sembra legato a Conte e al peso che i Cinque Stelle sapranno ritagliarsi all'interno della nuova maggioranzaTriplice fischio. Il Governo Conte-bis ha concluso la sua esperienza dopo 500 giorni di vita. Stamane il premier, privo della maggioranza assoluta in parlamento dopo la fuoriuscita dei renziani, si è recato al Qurinale e ha rassegnato le dimissioni. Ora la palla è nelle mani del presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Con la caduta del Governo termina anche l’esperienza dell’unico ministro cuneese dell’esecutivo giallorosso, la monregalese Fabiana Dadone, titolare della Funzione pubblica. Che ne sarà di lei?
Molto dipende da cosa deciderà di fare il capo di stato. Le opzioni sul tavolo sono sostanzialmente tre: conferire un mandato esplorativo a un personaggio istituzionale o a Conte come premier uscente (nel caso si manifestasse la prospettiva di una maggioranza coesa, magari con l’ingresso diretto o indiretto di Forza Italia), oppure avviare direttamente proprie consultazioni al Colle per meglio ricostruire il quadro e conferire in un secondo momento il mandato esplorativo a un’altra personalità.
Il destino della Dadone sembra legato sia alla figura di Conte - nome sui cui i Cinque Stelle sono pronti a fare le barricate - sia alla forza che avranno gli stessi pentastellati all’interno della nuova maggioranza, nella quale i posti a sedere in Consiglio dei Ministri in quota gialla potrebbero anche ridursi. Al momento da parte della Dadone, che in ogni caso resta in carica per il disbrigo degli affari correnti fino alla nomina del nuovo esecutivo, non è ancora arrivato nessun commento ufficiale.
s.m.
CUNEO Fabiana Dadone