Elezioni, tra i candidati a sindaco di Ceva ci sarà anche Fabio Mottinelli
Quarantenne, impiegato all'Asl, attualmente è consigliere comunale in minoranzaTra i candidati a sindaco di Ceva alle prossime elezioni ci sarà anche Fabio Mottinelli. Quarantenne, cebano, impiegato all’Asl e impegnato nell’associazionismo cittadino, è attualmente consigliere comunale in minoranza. Sarà supportato dalla lista civica “Ceva in Comune”.
Si legge nel comunicato stampa che presenta la sua candidatura: “Ho maturato negli anni la giusta esperienza per guidare un gruppo di persone competenti, già impegnate ed attive in paese, composto da giovani che hanno a cuore il futuro della città e meno giovani con esperienza e conoscenza della comunità, tutti entusiasti e volenterosi di rimboccarsi le maniche per risollevare Ceva, in questo momento storico di cambiamento, con nuove problematiche, nuove sfide e nuove opportunità. Ci mettiamo in gioco perché l’alternativa è la prosecuzione di chi governa oggi, invece servono nuove energie e rinnovato entusiasmo". Il dito, insomma, è puntato contro l’attuale guida della città: “L’amministrazione del sindaco Bezzone, il quale ha governato per dodici degli ultimi quindici anni – come assessore, vicesindaco e sindaco – appare stanca e questo si rispecchia nello stato di trascuratezza della città. Qualcosa di buono è stato fatto, a livello promozionale, ma non è sufficiente, non si può parlare di turismo quando manca attenzione alla pulizia e al decoro urbano. Non concepiamo la vecchia politica, mestierante, che parla di grandi progetti trascurando i problemi nella gestione della quotidianità. In questi anni di impegno, a favore della comunità, ho avuto il privilegio di incontrare e confrontarmi con professionisti, volontari, che giocano un ruolo fondamentale, e cittadini, tutti con i loro bisogni, desideri e aspirazioni che attendono una risposta e chiedono alla politica di non stare con le mani in mano, ma di agire, prendendo a cuore i loro lavori, impegni e necessità. Il nostro faro guida sarà il rapporto con cittadini e territorio, senza personalismi, non si può fare buona politica chiusi nei palazzi, occorre muoversi ed incontrare le persone, ogni giorno, non solo a ridosso delle elezioni”.
Redazione
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