Fratelli d'Italia sensibilizza l'opinione pubblica contro lo Ius Soli
Nel weekend sono stati organizzati due gazebo a Saluzzo e Bra. Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa di FDI
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa di Fratelli d'Italia riguardante la mobilitazione nazionale contro lo Ius Soli.
Nelle giornate del 25 e 26 novembre Fratelli d’Italia ha promosso in tutta Italia una mobilitazione nazionale per sensibilizzare l’opinione pubblica sui rischi rappresentati dall’eventuale approvazione da parte del Parlamento della Legge sullo Ius Soli, raccogliendo anche firme a sostegno della propria posizione fortemente contraria a tale iniziativa legislativa.
Anche in Provincia di Cuneo sono stati organizzati due gazebo, a Saluzzo nel pomeriggio di sabato 25 ed a Bra nella mattinata di domenica 26, dove i cittadini hanno potuto informarsi sulle ragioni per cui dire no allo Ius Soli e compilare un questionario su tematiche di stretta attualità come l’Europa e l’euro, la legittima difesa e l’immigrazione, i simboli identitari e l’islam, la Catalogna e il presidenzialismo, per definire le priorità dell’agenda politica di FDI.
Grande il successo dell’iniziativa che in tutta Italia ha visto la partecipazione di oltre 70.000 persone ai gazebo (più di 200 nella sola Provincia di Cuneo), a dimostrazione del malessere con cui gli Italiani percepiscono questo tentativo, operato da un Governo sostenuto da una maggioranza di trasformisti, di modificare, per l’interesse elettorale del PD, in crisi di consensi, l’intera base elettorale della Nazione: non ci sono infatti altre motivazioni per promuovere lo Ius Soli se non il tentativo disperato di recuperare voti concedendo “in extremis”, in vista delle prossime elezioni politiche, il diritto di voto ad oltre 1 milione di immigrati, nascondendosi dietro la fantomatica volontà di concedere diritti (sanità, istruzione, …) che già sono garantiti dalla nostra attuale legislazione.
Regalare la cittadinanza per fini elettorali dimostra quanta poca comprensione del fenomeno migratorio vi sia nella sinistra: la cittadinanza non è qualcosa di accidentale ma è il frutto della trasmissione secolare di valori condivisi che possono essere introiettati solamente al termine di un percorso di integrazione; come dimostrano anche i crescenti episodi di terrorismo perpetrati in particolare in Francia da immigrati di seconda e terza generazione, la cittadinanza facile non è un vettore di integrazione.
Se a questo aggiungiamo che ridurre i tempi per la concessione della cittadinanza rappresenterebbe un ulteriore incentivo all’immigrazione con l’effetto di acuire quel fenomeno già in atto per volontà dei poteri forti transnazionali di fare dell’Italia un hub di manodopera a basso costo per il resto d’Europa, con una conseguente perdita di diritti e garanzie sociali anche per i lavoratori italiani, si svela pienamente la pericolosità di una legge presentata dalla sinistra come una “conquista di civiltà”.
«Se approvato, lo ius soli – dichiara Pierantonio Fino, responsabile del Coordinamento di Saluzzo di Fratelli d’Italia - renderebbe quasi impossibile il rimpatrio di chi si macchia di reati comuni (rapine, furti in abitazione, maltrattamenti,…) in nome della tutela del “diritto” al ricongiungimento famigliare, annullando ogni sforzo fatto dalle nostre Forze dell’Ordine contro la criminalità proveniente da altri paesi».
«La cittadinanza – chiosa Paola Valvo, membro dell’Assemblea Nazionale di Fratelli d’Italia e Coordinatore della comunità di Bra, Cherasco e Roero - è frutto della trasmissione dei valori dei propri genitori; si può anche scegliere la propria Patria di elezione ma solo dopo avervi vissuto per dieci anni, aver dimostrato di avere reddito sufficiente a vivere dignitosamente ed a non pesare sul welfare italiano, non essere stato condannato per reati di allarme sociale, contro la persona ed il patrimonio, ed aver dimostrato di aver metabolizzato i nostri valori».
Fratelli d’Italia – AN Bra, Cherasco e Roero
Fratelli d’Italia – AN Saluzzo
Nelle giornate del 25 e 26 novembre Fratelli d’Italia ha promosso in tutta Italia una mobilitazione nazionale per sensibilizzare l’opinione pubblica sui rischi rappresentati dall’eventuale approvazione da parte del Parlamento della Legge sullo Ius Soli, raccogliendo anche firme a sostegno della propria posizione fortemente contraria a tale iniziativa legislativa.
Anche in Provincia di Cuneo sono stati organizzati due gazebo, a Saluzzo nel pomeriggio di sabato 25 ed a Bra nella mattinata di domenica 26, dove i cittadini hanno potuto informarsi sulle ragioni per cui dire no allo Ius Soli e compilare un questionario su tematiche di stretta attualità come l’Europa e l’euro, la legittima difesa e l’immigrazione, i simboli identitari e l’islam, la Catalogna e il presidenzialismo, per definire le priorità dell’agenda politica di FDI.
Grande il successo dell’iniziativa che in tutta Italia ha visto la partecipazione di oltre 70.000 persone ai gazebo (più di 200 nella sola Provincia di Cuneo), a dimostrazione del malessere con cui gli Italiani percepiscono questo tentativo, operato da un Governo sostenuto da una maggioranza di trasformisti, di modificare, per l’interesse elettorale del PD, in crisi di consensi, l’intera base elettorale della Nazione: non ci sono infatti altre motivazioni per promuovere lo Ius Soli se non il tentativo disperato di recuperare voti concedendo “in extremis”, in vista delle prossime elezioni politiche, il diritto di voto ad oltre 1 milione di immigrati, nascondendosi dietro la fantomatica volontà di concedere diritti (sanità, istruzione, …) che già sono garantiti dalla nostra attuale legislazione.
Regalare la cittadinanza per fini elettorali dimostra quanta poca comprensione del fenomeno migratorio vi sia nella sinistra: la cittadinanza non è qualcosa di accidentale ma è il frutto della trasmissione secolare di valori condivisi che possono essere introiettati solamente al termine di un percorso di integrazione; come dimostrano anche i crescenti episodi di terrorismo perpetrati in particolare in Francia da immigrati di seconda e terza generazione, la cittadinanza facile non è un vettore di integrazione.
Se a questo aggiungiamo che ridurre i tempi per la concessione della cittadinanza rappresenterebbe un ulteriore incentivo all’immigrazione con l’effetto di acuire quel fenomeno già in atto per volontà dei poteri forti transnazionali di fare dell’Italia un hub di manodopera a basso costo per il resto d’Europa, con una conseguente perdita di diritti e garanzie sociali anche per i lavoratori italiani, si svela pienamente la pericolosità di una legge presentata dalla sinistra come una “conquista di civiltà”.
«Se approvato, lo ius soli – dichiara Pierantonio Fino, responsabile del Coordinamento di Saluzzo di Fratelli d’Italia - renderebbe quasi impossibile il rimpatrio di chi si macchia di reati comuni (rapine, furti in abitazione, maltrattamenti,…) in nome della tutela del “diritto” al ricongiungimento famigliare, annullando ogni sforzo fatto dalle nostre Forze dell’Ordine contro la criminalità proveniente da altri paesi».
«La cittadinanza – chiosa Paola Valvo, membro dell’Assemblea Nazionale di Fratelli d’Italia e Coordinatore della comunità di Bra, Cherasco e Roero - è frutto della trasmissione dei valori dei propri genitori; si può anche scegliere la propria Patria di elezione ma solo dopo avervi vissuto per dieci anni, aver dimostrato di avere reddito sufficiente a vivere dignitosamente ed a non pesare sul welfare italiano, non essere stato condannato per reati di allarme sociale, contro la persona ed il patrimonio, ed aver dimostrato di aver metabolizzato i nostri valori».
Fratelli d’Italia – AN Bra, Cherasco e Roero
Fratelli d’Italia – AN Saluzzo
c.s.
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