Gagliasso chiude la campagna elettorale nella sua Savigliano: "Il mio lavoro improntato al dialogo"
Sala della Crusà Neira gremita per l'ultimo evento del consigliere regionale della Lega. Presente anche Cirio: "Avere in squadra persone come Matteo ti fa sentire con le spalle coperte"Una sala polivalente della Crusà Neira gremita in ogni ordine di posto ha fatto da cornice ieri sera, mercoledì 5 giugno, all’ultimo evento elettorale organizzato da Matteo Gagliasso, consigliere regionale della Lega, ricandidato alle prossime elezioni a sostegno del presidente Alberto Cirio. Il coordinatore regionale della Lega Giovani ha scelto la sua Savigliano per l’ultimo incontro pubblico prima della tornata elettorale dell’8 e 9 giugno. Tanti, come detto, i presenti: diversi Sindaci del territorio, rappresentanti delle istituzioni, esponenti del partito e semplici sostenitori.
Ad aprire la serata è stato l’intervento di Marco Racca, segretario cittadino della Lega di Savigliano: “In cinque anni Matteo si è impegnato per il territorio e ha sempre ascoltato il territorio, portando la nostra voce a Torino. Savigliano non aveva mai avuto un suo rappresentante in Regione. Si è messo da subito a disposizione di tutti, senza guardare i simboli di partito”.
Poi l’intervento del presidente Cirio: “Gratitudine e riconoscenza a Matteo e alla Lega per questi cinque anni insieme. Se abbiamo vinto nel 2019 è per i consensi della Lega, questo va riconosciuto perchè in politica ci vuole buona memoria. Matteo ha saputo interpretare il suo ruolo nel senso migliore che spetta a un consigliere regionale. Non sono stati anni facili, anzi, sono stati tra i più difficili. Nei due anni del Covid abbiamo affrontato insieme momenti anche dolorosi. Se siamo riusciti a far uscire il Piemonte dalla pandemia prima e meglio di altre regioni lo dobbiamo a un lavoro corale che comprende anche una squadra di governo che è rimasta unita. Avere con te persone come Matteo ti fa sentire con le spalle coperte. In questi anni abbiamo anche riequilibrato i rapporti, prima in Regione molti pensavano che il Piemonte finisse a Moncalieri”.
Tra i presenti anche Flavio Gastaldi, ex deputato della Lega, sindaco di Genola e amico di Gagliasso: “La sala piena di questa sera testimonia la bontà del lavoro di questi anni”. A portare il suo saluto e il suo sostegno, poi, anche il giovane assessore leghista del Comune di Alba, Lorenzo Barbero, e il presidente del Parco Alpi Marittime Piermario Giordano, anch’egli leghista di lunga militanza: “In questi anni ho avuto in Matteo un grande punto di riferimento in Regione. Ho sempre potuto contare su di lui, anche e soprattutto nei momenti più difficili, come quello della pandemia e quelli delle alluvioni del 2020 e del 2023”.
Al tavolo dei relatori anche Alessandro Panza, eurodeputato del Carroccio di Domodossola, anche lui ricandidato per le imminenti elezioni europee: “Votare per le elezioni europee non significa fare le elezioni di medio termine sul Governo, non è una sfida tra Schlein e Meloni. Si decide il futuro di ciò che succederà sui territori, perchè ciò che accade a Bruxelles ricade a cascata sui territori. Gran parte del lavoro che si fa a Roma comporta la conversione di direttive europee”.
“Votare Lega è uno stile di fare politica che parte dalle amministrazioni locali, persone che si impegnano e hanno chiaro ciò che si deve fare. Non per ideologia, ma per dare risposte concrete ai cittadini”, ha detto nel suo intervento Giorgio Bergesio, senatore e segretario provinciale della Lega, che ha poi rivendicato il lavoro del partito per quanto riguarda l’Asti-Cuneo, il Tenda bis e la tangenziale di Demonte, ma anche a livello europeo, su temi quali case green, Nutriscore e carne sintetica: “La Lega è l'unico partito che si sta davvero occupando dei problemi della Granda. Votare Lega è un messaggio vero di identità e difesa del territorio”.
A chiudere il “giro” di interventi il protagonista della serata, Matteo Gagliasso: “In questi anni ho cercato di lavorare a 360 gradi, cercando di rispondere sempre a chi ne aveva bisogno e si rivolgeva a me. Ho cercato di non fare promesse che non potevo mantenere, dicendo anche dei no, ma facendolo sempre con chiarezza e trasparenza. Cerchiamo di portare avanti un lavoro improntato sempre al dialogo, con gli amministratori e con le associazioni, che a volte semplicemente hanno bisogno di un punto di riferimento e di un contatto diretto. Spero di aver fatto qualcosa di concreto in questi anni, e vedere così tanta gente qui stasera mi rincuora. Quando uno vince non vince da solo, ma perché ha dietro una squadra. Chi vuole andare avanti da solo vince un'elezione, ma non andrà lontano. Se rieletti, cercheremo di continuare il lavoro e di dare ancora maggiore velocità al Piemonte”.
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