"Al 34": a Cuneo c'è uno spazio al servizio degli adolescenti
Al Rondò dei Talenti uno sportello di ascolto e dialogo per aiutare ragazzi e ragazze ad affrontare questo particolare momento della vitaA Cuneo c’è uno spazio di dialogo e ascolto dedicato agli adolescenti, per aiutarli ad affrontare le difficoltà che questo particolare momento della vita può portare con sé. Si tratta dello sportello “Al 34”, aperto il martedì, mercoledì e giovedì dalle 14 alle 16 presso la “Bottega dei Pensieri”, al terzo piano del Rondò dei Talenti in via Luigi Gallo. Vi opera un gruppo di professionisti dell’Asl CN1 e del Consorzio Socio Assistenziale del Cuneese, attivi in vari servizi: dalla Neuropsichiatria infantile al Consultorio familiare, dal Servizio per le dipendenze patologiche al Dipartimento di salute mentale.
Gli obiettivi e la “sfumature” del servizio, attivo sia presso la sede dello sportello che direttamente all’interno delle scuole, sono molteplici. Si punta innanzitutto a portare l’attività in luoghi “non medicalizzati” e informali, conosciuti dagli adolescenti, cercando di favorire un’integrazione tra i servizi sanitari e quelli sociali, oltre a un raccordo con le istituzioni scolastiche. L’obiettivo più diretto e concreto è intercettare precocemente le forme di disagio psicologico ed emotivo, con successivo invio ai servizi specialistici di secondo livello laddove necessario: lo sportello “Al 34” è uno spazio di orientamento, non di terapia. Lo sportello si occupa anche di collaborare con le realtà del territorio (Comuni, cooperative, associazioni) in progetti di prevenzione rivolti ai giovani, oltre che di fornire un’offerta formativa sempre aggiornata agli operatori coinvolti.
L’aspetto più centrale è lo spostamento di paradigma: dalla cura alla prevenzione, dal trattamento all’offerta di spazi finalizzati al “mantenimento” del benessere della giovane persona sia in relazione a se stessa, sia agli altri ed all’ambiente e contesto in cui vive.
Le origini
Il servizio destinato alla prevenzione ed all’intercettazione del disagio adolescenziale prende avvio a Cuneo nel 1998. A promuovere l’iniziativa un gruppo di lavoro dell’Asl CN1, composto da Consultorio familiare (DMI), Servizio di educazione alla salute, Ser.D., oltre al Consorzio Socio Assistenziale del Cuneese. A fare da spunto per la nascita di questo nuovo servizio fu l’esperienza maturata nella gestione dei “CIC”, gli spazi di Informazione e Consulenza, presenti negli istituti scolastici di secondo grado del territorio cittadino, per offrire - spiegano gli operatori - “un luogo non connotante, al di fuori delle strutture sanitarie, che si occupi del benessere dei giovani”.
Tra gli obiettivi c’era anche la strutturazione di una rete con altri punti di ascolto, attivi all’interno degli istituti superiori, per migliorare la collaborazione con la comunità educante che a vario titolo si occupava di adolescenti: dalle scuole al terzo settore, passando per parrocchie, società sportive e associazioni di volontariato.
Lo sportello
A maggio del 2000 l’apertura uno spazio “fisico” al di fuori delle strutture istituzionali: nasce in quel momento lo sportello “Al 34”, allora sito in via Carlo Emanuele 34 a Cuneo. Si definisce come “spazio di collaborazione interservizi e multidisciplinare, con l’obiettivo di intercettare il bisogno portato dai giovani nella fascia d’età 14-24 anni”: lo sportello offre un primo ascolto, orienta i giovani e le loro famiglie verso i servizi presenti sul territorio, accompagnandoli, quando necessario, a una presa in carico presso i servizi specialistici.
Nel 2015, considerata la ricchezza delle esperienze accumulate, la grande frequenza di accesso al servizio e la complessità delle tematiche di disagio giovanile, è poi sorta la necessità di definire processi strutturati declinabili sui vari territori dell’Asl CN1 per l’intercettazione precoce, l’aggancio e la presa in carico di adolescenti problematici da parte dei servizi interessati: Dipartimento materno infantile (Servizio di Neuropsichiatria Infantile e Consultorio Materno Infantile), Dipartimento salute mentale (Centri di Salute Mentale, Centro Disturbi Comportamento Alimentare e Servizio di Psicologia), Dipartimento per le dipendenze patologiche e Dipartimento di drevenzione.
Nel 2016, quindi, a fronte di un percorso formativo dedicato, è stato redatto un protocollo socio sanitario che vede coinvolti l’Asl con i Consorzi Socio Assistenziali del territorio: Consorzio Monviso Solidale, Consorzio Socio Assistenziale del Cuneese, Consorzio per i Servizi Socioassistenziali del Monregalese, Consorzio per i servizi socioassistenziali delle valli Grana e Maira, Unione Montana delle Valli Mongia e Cevetta, Langa Cebana, Alta Valle Bormida. Il tavolo di lavoro con i Servizi Sanitari, i Servizi Sociali e il Privato Sociale Accreditato ha segnato la nascita del “Cantiere adolescenti”: un servizio integrato a bassa soglia, interdipartimentale, sovraziendale e presente in ogni distretto dell’Asl CN1.
Il Cantiere Adolescenti mira a costruire un sistema territoriale articolato di risorse e di servizi volto a realizzare interventi che riguardano sia l’individuazione e l’aggancio precoce di situazioni a rischio sia la promozione e la sensibilizzazione in tema di salute mentale.
L’obiettivo, confluito nel 2023 in una descrizione completa all’interno della “Carta del Cantiere Adolescenti”, è quello di costruire un “ecosistema abilitante, in applicazione dei principi di efficacia dell’Integrated Community Care (I.C.C.) attraverso iniziative integrate capaci di tenere in raccordo i servizi a bassa soglia con l’alta specializzazione”.
Lo sportello “Al 34” ed il Cantiere Adolescenti Cuneo (referenti la dottoressa Brunella Giordanengo e la dottoressa Daniela Massimo, psicologhe e psicoterapeute) è composto da operatori afferenti ai seguenti servizi: Dipartimento Interaziendale Salute Mentale Asl CN1 (Centro Salute Mentale, Centro Diurno e Centro Disturbi Alimentazione e Nutrizione), diretto dal dottor Francesco Risso; Dipartimento Materno Infantile Asl CN1 (diretto dal dottor Franco Fioretto) con i servizi del Consultorio (diretto dal dottor Gianfranco Cilia) e della Neurposichiatria Infantile; S.C. Servizio Dipendenze Patologiche Asl CN1 diretto dal dottor Maurizio Coppola; S.S.D. Psicologia e Psicopatologia dello Sviluppo Asl CN1 diretto dal dottor Maurizio Arduino; S.S.D. Promozione della Salute Asl CN1 diretto dal dottor Marcello Caputo; Consorzio Socio Assistenziale del Cuneese, diretto dalla dottoressa Giulia Manassero.
Un tema di attualità
Un tema, quello del disagio giovanile, diventato negli ultimi anni sempre più presente e sempre più centrale. A testimoniarlo lo stesso afflusso ai servizi offerti dallo sportello “Al 34”, in costante aumento. Spiega la dottoressa Daniela Massimo, psicologa e psicoterapeuta del Dipartimento Interaziendale Salute Mentale Area Sud dell’Asl CN1: “Con la nostra equipe siamo arrivati ad accogliere circa 700 ragazzi e ragazze ogni anno. È il segnale di un desiderio di essere ascoltati e compresi, e questo è un dato di cambiamento anche culturale. Inoltre la pandemia ha lasciato dei segni sui nostri ragazzi: segni che vanno presi in carico con delicatezza e attenzione. Questo è uno spazio a cui si possono rivolgere anche genitori e insegnanti, qualora ne sentissero l’esigenza. La parola chiave è prevenzione: vogliamo intercettare le fasi di difficoltà prima che diventino un sintomo da trattare”.
“Uno degli elementi più significativi che riscontriamo è quello dell’isolamento, strettamente legato alla digitalizzazione. Per contrastarlo l’obiettivo è anche accompagnare i ragazzi verso le realtà di territorio che si occupano di tempo libero, di socializzazione”, aggiunge la dottoressa Massimo: “La pandemia e il lockdown hanno portato molti ragazzi ad allontanarsi da queste occasioni di gruppalità”.
“L’utilizzo e l’abuso dei dispositivi elettronici ha influenzato molto i giovani, anche nei ritmi di vita, del sonno e dello studio”, spiega Silvia Gentile, assistente sanitaria del Consultorio dell’Asl CN1 a Cuneo e operatrice dello sportello: “Spesso emerge che i ragazzi dormono molto poco o hanno un sonno molto disturbato, riportando ansia, agitazione, nervosismo”.
La crescita del fenomeno è però anche effetto di un vero e proprio cambiamento culturale: “Ora i ragazzi possono permettersi di dire che stanno male anche emotivamente. Questo fino a qualche anno fa in molte famiglie non era permesso e accettato. - dice l’educatrice del CSAC Cristina Tassone, anch’essa operante presso lo sportello - Da un po’ di tempo questo genere di problemi viene maggiormente compreso, sono le stesse famiglie a notare segnali di disagio e accompagnare i ragazzi verso un servizio come questo. È una svolta degli ultimi anni”.
Per avere maggiori informazioni sullo sportello “Al 34” è possibile inviare un messaggio su WhatsApp al 3383669862 negli orari di apertura. L’accesso è diretto, non è necessaria prescrizione medica.
Nel video l'intervista completa alla dottoressa Daniela Massimo, all'assistente sanitaria Silvia Gentile e all'educatrice Cristina Tassone.
Andrea Dalmasso
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