Biorisonanza quantistica: il linguaggio della vita
Appuntamento con la rubrica "Vivi Meglio", oggi curata dallo staff di ViaLibera CuneoIl termine Biorisonanza indica la caratteristica di un sistema biologico vivente di comunicare attraverso dei campi vibrazionali identificati dalla Fisica Quantistica. Le origini della Biorisonanza risalgono precisamente al 1977 quando il medico tedesco F. Morell si rese conto di come le onde elettromagnetiche possono modificare funzioni fisiologiche a carico dell'organismo. Egli capì quanto fosse possibile intervenire, ai fini di un riequilibrio, direttamente a livello bioenergetico.
Ma i concetti di bioenergia hanno origine molto più antica. Si pensi alla Medicina Tradizionale Cinese con i Meridiani Energetici, si pensi ad Hanhemann il qualeintuì la presenza di un campo energetico (dynamis) che presiedeva il funzionamento del corpo fisico e in base a ciò elaborò il metodo Omeopatico. Tra la fine dell’800 e l’inizio del ‘900 Rudolf Steiner, filosofo e scienziato austriaco, intuì che, oltre al corpo fisico, l’Uomo possedesse anche un corpo vitale, chiamato Eterico, il quale comunicando con il fisico ne permetteva il corretto funzionamento. Tale esposizione apparentemente ermetica, venne avvalorata dagli studi e dalle dimostrazioni matematiche di Marco Todeschini, ingegnere bergamasco, che dal 1930 al 1980 espose in numerosi libri una concezione a quel tempo anticonformista e pionieristica. Egli giunse alla conclusione dell’esistenza dell’ETERE descrivendolo come una specie di fluido nel quale possono prodursi vortici ed onde, come in uno stagno d’acqua.
Un grande contributo allo sviluppo della Biorisonanza lo diede l’avvento della Fisica Quantistica ad inizio 900. Einstein dimostrò che la materia ha una dimensione energetica quindi fisicamente anche la materia vivente può ricevere, immagazzinare e cedere energia. Ma gli studi, le ricerche e teorie scientifiche di eminenti Fisici come Bohr, Heisenberg, Schrodinger fino ai Fisici italiani dei giorni nostri come Emilio Del Giudice e Giuliano Preparata, hanno permesso di arrivare alla conclusione che ogni cosa nell’universo è in continua vibrazione e risonanza attraverso l’emissione e la ricezione di specifici campi vibrazionali. Nella Fisica Quantistica l’Universo è inteso come un campo quantistico unitario in cui ci sono infiniti campi di materia e campi vibrazionali che interagiscono all’unisono su certe componenti energetiche portanti e su certe relazioni di fase, dando così origine ad una coerenza che fungerebbe da collante dei sistemi atomici tra di loro. La vita sarebbe un delicato equilibrio tra coerenza e non coerenza di questi campi-particelle. L’organismo umano non fa eccezione ed anche in questo caso le molecole, le cellule ed i tessuti sono in grado di emettere e di ricevere un’ampia gamma di componenti energetiche, le quali danno origine al cosiddetto Biocampo.
Il biocampo consente l’organizzazione del flusso di informazioni che regolano l’equilibrio e la funzionalità biologica. Le interazioni del biocampo possono influenzare e sono influenzati da un’ampia varietà di processi molecolari, biochimici e psicofisiologici, che a loro volta sono correlati agli aspetti energetici e quantistici. Il ritmo, la sincronizzazione e la risonanza di questi segnali “sottili” sono pertanto fondamentali per lo sviluppo, l’organizzazione e la salute dell’organismo. Alla base di tutto ciò ci sono i fenomeni descritti dalla fisica quantistica, che applicata alla biologia ha dato origine al termine “biologia quantistica”. Secondo questo termine non è possibile comprendere pienamente ciò che succede nelle cellule ed in tutto l’organismo se non si tengono in dovuta considerazione gli eventi quantistici presenti. Di fatto sotto i fenomeni elettromagnetici, biochimici e neurologici c’è sempre la fisica quantistica, che nel campo della biologia ha apportato il nuovo concetto di inter-connessione tra le varie parti del corpo, tra gli organismi e tra questi ed il proprio ambiente. È possibile dire che la classica fisiologia e gli aspetti quantistici sono intimamente collegati tra loro ed agiscono in modo inter-dipendente nei sistemi viventi. Pertanto i fenomeni quantistici non si applicano solo nel mondo sub-atomico, ma anche nel mondo “normale”, dove offrono nuove opportunità per comprendere ciò che succede nella biologia.
Quando il bio-campo energetico dell’organismo è in disequilibrio si assiste a distorsioni delle normali ampiezze dei campi vibrazionali portando all’alterazione delle funzioni cellulari e tissutali. Inoltre quando si forma qualche scompenso nel flusso di informazioni vengono meno le funzionalità cellulari ed aumentano i rischi per la salute, anche molto tempo prima che si sviluppino segni o sintomi evidenti. D’altra parte un organismo sano produce oscillazioni e ritmi energetici, che sono efficienti, produttivi ed utili per lo scambio delle informazioni. La dimostrazione che il corpo genera e riceve naturalmente onde energetiche di bassa intensità può essere sfruttato a fini del riequilibrio come nel caso della biorisonanza, una metodica capace di sfruttare le capacità del corpo di ricevere stimoli vibrazionali.
La biorisonanza quantistica funziona attraverso la misurazione, la valutazione, l’emissione o la modulazione benefica di specifici campi vibrazionali che inducono nel corpo effetti di risonanza. Questo meccanismo fisico permette di dare avvio o sbloccare specifici processi cellulari e fisiologici in modo fine e controllato ristabilendo l’equilibrio alla base della salute. Pertanto, attraverso l’utilizzo di una strumentazione innovativa è possibile dapprima misurare e valutare, poi modulare o correggere i segnali energetici dell’organismo regolando di conseguenza i processi psicofisici. In particolare vengono amplificati e stimolati i segnali vibrazionali corretti, che contrastano quelli dannosi o poco funzionali al fine di ripristinare gli equilibri e l’armonia degli input da cui dipende lo stato di benessere. Per le sue caratteristiche distintive la biorisonanza quantistica può essere utilizzata come uno strumento di supporto e non interferisce con le altre terapie, oltre a non avere effetti collaterali avversi.
Inoltre è importante sottolineare che la strumentazione di biorisonanza quantistica NON FORMULA DIAGNOSI, bensì una valutazione del biocampo energetico dell’organismo. Allo stesso modo tale metodo NON EFFETTUA TERAPIA, ma un percorso di riequilibrio all’interno di un approccio integrato olistico. Il nostro organismo è formato da miliardi di cellule organizzate in più di 200 tipi di tessuti diversi le cui componenti energetiche in gioco sono a debole e debolissima energia, tanto che Emilio Del Giudice arrivò a definire la comunicazione della Vita come un SUSSURRO. Questo perfetto e complesso insieme di campi può essere definito come il LINGUAGGIO DELLA VITA e la Biorisonanza Quantistica il modo per decifrarlo e comprendere ciò che il nostro organismo vuole comunicarci.
L’articolo è stato redatto da Anna Maria Trombetta (Naturopata, Iridologa e Operatrice di biorisonanza quantistica), che terrà una conferenza a ingresso libero (necessaria la prenotazione) sul tema in data 13.09.24 ore 20.45 presso Vialibera. Il denominatore comune dello staff di Vialibera è la formazione e specializzazione nei differenti settori. Il continuo e costante aggiornamento crea una rete di figure complete e all’avanguardia per la presa in carico della persona in modo totale. Per approfondimenti potete rivolgervi allo staff di Vialibera ai seguenti contatti: sui social: vialibera_cuneo - indirizzo Via Virginio Allione 2, Cuneo - email [email protected] - tel. 393 9876450.
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Redazione
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