Educazione ambientale a teatro: il successo di “Evoluzione”
Il monologo proposto a Busca, Borgo San Dalmazzo e Cuneo dal CEC e dal Gruppo San Germano Iren ha divertito e coinvolto, facendo riflettere su un tema delicato e importanteVi siete mai chiesti cosa penserebbe di noi, delle nostre abitudini e del nostro modo di stare al mondo un esemplare di una specie estinta 2 milioni di anni fa? In particolare, se un australopiteco osservasse il modo in cui ci prendiamo (poca) cura dell’ambiente in cui viviamo, quali sarebbero i suoi pensieri? Se lo è chiesto anche Paolo Silingardi, responsabile di Achab, la più importante agenzia di comunicazione ambientale in Italia, che ha scritto il monologo teatrale ed ha affidato questi spunti a Saverio Bari, attore, regista e drammaturgo. Così è nato “Evoluzione, riflessioni postume di un australopiteco”, monologo teatrale di cui Bari cura l’adattamento, la regia e l’interpretazione, che il CEC (Consorzio Ecologico Cuneese) e San Germano Iren, gruppo a cui è affidata la gestione dei servizi di raccolta e trasporto dei rifiuti in 54 Comuni della provincia di Cuneo, hanno deciso di portare in scena a Busca, Borgo San Dalmazzo e Cuneo per tre serate ad ingresso gratuito, organizzate con la collaborazione dei rispettivi Comuni, che hanno riscosso un notevole successo. Un centinaio di persone al Teatro Civico di Busca e all’Auditorium di Borgo San Dalmazzo, oltre duecento nell’appuntamento di Cuneo, andato in scena in Sala San Giovanni: l’obiettivo di far riflettere su un tema delicato come la crisi ambientale, veicolando messaggi importanti e stimolando comportamenti virtuosi attraverso uno spettacolo coinvolgente e ironico, è stato ampiamente centrato.
Lo spettacolo
Preceduto da annunci sulla pericolosità di un primate avvistato in città, l’australopiteco entra in scena, passando in mezzo ad uno stupito pubblico, subito coinvolto dallo spettacolo. Così comincia “Evoluzione, riflessioni postume di un australopiteco”, prima che Saverio Bari parta con il suo monologo, trasportando lo spettatore in una nuova dimensione e facendolo riflettere sul tema della crisi ambientale osservata da un differente punto di vista. Quello, appunto, di un australopiteco, che porta a cogliere gli aspetti più delicati e incoerenti del nostro rapporto con l’ambiente, facendoci accorgere di quello che la nostra specie ha prodotto, ma anche del ruolo attivo e delle opportunità di riscatto che ancora abbiamo. Tra toni ironici, divulgativi e introspettivi, gli spettatori assumono via via consapevolezza delle regole che determinano l’evoluzione e della necessità di rispettare la natura per poter garantire continuità alla nostra specie. Ognuno facendo la sua piccola parte.
I protagonisti del progetto
Dietro l’evento proposto nelle tre serate cuneesi c’è un bel lavoro di squadra, frutto della collaborazione tra le realtà coinvolte: San Germano Iren, il gruppo che gestisce il servizio di raccolta e trasporto rifiuti nei Comuni che aderiscono al Consorzio Ecologico Cuneese, il CEC stesso, l’agenzia Achab, che ha creato l’evento, e i Comuni che hanno ospitato lo spettacolo teatrale.
“Grazie alla collaborazione di tutti possiamo dire che l’iniziativa si sia rivelata un successo – spiega l’amministratore delegato di San Germano Iren Enrico Iannone -. Questo progetto nasce da lontano: già nella nostra offerta di partecipazione alla gara di appalto per la gestione della raccolta e del trasporto rifiuti, in collaborazione con Achab, avevamo pensato ad un metodo di comunicazione differente. Il nostro intento è quello di trovare un punto di contatto con la popolazione su un tema che sembra solo legato alla raccolta dei rifiuti, ma che in realtà si porta dietro un sistema di buone pratiche e di educazione ambientale di respiro decisamente più ampio, che attraverso canali differenti può arrivare più facilmente alla gente. A volte è difficile far capire alla popolazione che le buone pratiche in campo ambientale non sono un favore che si fa a qualcun altro o obblighi a cui non ci si può sottrarre, ma gesti che tutti dovremmo fare consapevolmente per noi stessi, per i nostri figli e per l’ambiente in cui viviamo e che dovrebbero rientrare nella normalità. Ma negli anni ho imparato che attraverso l’imposizione non si arriva ad ottenere risultati, mentre l’utilizzo di altri canali, come questo evento, aiuta a veicolare certi messaggi”. Iannone aggiunge anche un apprezzamento per il territorio cuneese dal punto di vista dell’educazione ambientale: “Siamo molto contenti, rispetto ad altre realtà che serviamo ho notato innanzitutto un grande attaccamento da parte di coloro che lavorano per noi, e poi una popolazione evoluta per quanto riguarda la cultura ambientale, che risponde in maniera positiva”.
“Questa iniziativa nasce da un progetto più ampio, che riguarda la direzione che vogliamo dare a tutta la comunicazione all’interno del nostro affidamento per il servizio di raccolta e trasporto rifiuti – conferma Simona Testa, direttrice del CEC, il Consorzio Ecologico Cuneese -. Il nostro intento è quello di far conoscere le nostre iniziative anche attraverso momenti di aggregazione come questo: ci sentiamo fieri di poter unire l’arte alla divulgazione scientifica, creando spazi dove fare emergere tutte le necessità che ha il nostro ambiente. Siamo molto soddisfatti della risposta della gente, il pubblico è stato numeroso”.
“Sì, i numeri ci hanno dato ragione e di questo siamo molto contenti – conferma Barbara Buffo, presidente di Achab -. Noi supportiamo il CEC e tutte le ditte che effettuano i servizi di raccolta dei rifiuti, con un intento: far capire che non sono solo quelli che ti portano via i rifiuti, ma anche le realtà che ti comunicano qualcosa, riuscendo ad arrivare al cuore delle persone, parlando di emozioni e facendo capire che abbiamo un solo Pianeta e dobbiamo difenderne la bellezza. Attraverso il teatro vogliamo far comprendere che i cambiamenti climatici sono la somma di piccole azioni di ognuno di noi, e che tutti, poco alla volta, possiamo fare tanto. Speriamo che dopo questo monologo, quando si getta qualcosa, prima si rifletta”.
All’appuntamento di Cuneo con “Evoluzione, riflessioni postume di un australopiteco”, in prima fila ha seguito con grande attenzione il monologo l’assessore all’Ambiente del Comune di Cuneo Gianfranco Demichelis: “Entrare in questa sala e vederla piena è motivo di orgoglio. Questa partecipazione così numerosa ci dà fiducia e speranza, facendoci capire che un cambiamento per costruire un futuro migliore dal punto di vista ambientale è possibile. Un elemento fondamentale già inserito nella stesura del capitolato per l’affidamento della gestione dei rifiuti era proprio che ci fosse l’impegno a portare avanti discorsi di educazione ambientale, perché crediamo che sia uno strumento essenziale per coinvolgere la comunità e promuovere azioni concrete sul territorio”.
Gabriele Destefanis

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