Il Mattino
L'appuntamento con la poesia nei versi del giovane cuneese Carlo SerafiniIntroduzione
Il mattino regala sempre qualche emozione: soprattutto in montagna, tra le rocce, l'erba e il vento. Un organismo naturale che riflette il meglio della sua vita.
IL MATTINO
Sale sulle rocce la voce
della vita,
iperbole ambrata che silente
si fa spazio tra gli abissi
dei monti.
Affogano in un niente
i versi degli animali,
colati di oro, stelle della terra
che splendono di bianco
nella luce a vetri di un pigro
mattino.
E questi monti aguzzi
pieni di timore verso il cielo
si abbandonano alle preghiere
dell'anima, riflesse nei pensieri,
albe volanti.
Le rocce parlano senza fretta,
come se il lamento del tempo
non le imponesse alcuno sforzo.
Resta così indelebile il passaggio
consolatorio di un boato nella
pancia della terra: è lei che quieta
aspetta serena, priva di tormenti,
il soffio del vento sulle
sue labbra di verde, dove
l'erba trema felice per l’emozione
e le foglie sono mani
d’infinito.
Tutto questo mondo di abitazioni
intestine in una campana di cristallo
suona leggera, senza rompersi,
nei riverberi dell'Universo.
Eterna è questa sinfonia
dove il mattino regala
la sua melodia preferita,
dando una sfumatura d’argento,
dove la luce è una vena
di pace che si ramifica
in tutto il suo organismo.
Carlo Serafini
CUNEO poesia