La manipolazione, una forma di abuso che agisce sulle emozioni e sulle fragilità della vittima
Con questo termine si fa riferimento ad un’azione, per natura non dichiarata, che subdolamente induce la persona alla quale è rivolta a dubitare delle proprie convinzioniLa manipolazione è una forma di abuso che agisce sulle emozioni e sulle fragilità della vittima. Con questo termine si fa riferimento ad un’azione, per natura non dichiarata, che subdolamente induce la persona alla quale è rivolta a dubitare delle proprie convinzioni. La vittima viene indotta a convincersi della verità dell’Altro, mettendo in discussione sé e le proprie percezioni.
La manipolazione attecchisce sulle fragilità e sulle paure personali, sulle ansie e sulle insicurezze. Talvolta la paura di perdere la persona amata è talmente forte che è preferibile perdere se stessi. Altre volte la paura di sembrare sbagliati, fa accettare le convinzioni altrui. Prendere atto della manipolazione non è semplice. Il primo campanello d’allarme si può individuare in una vocina interna che suggerisce che c’è qualcosa che non va, che il bisogno di accontentare l’Altro e renderlo
felice è esagerato o ancora che le proprie idee non erano quelle che ora si sostengono. Spesso si rischia di perdere tutte le amicizie o i legami più stretti, proprio perché incompatibili con il nuovo modo di vivere e di pensare.
La manipolazione, essendo subdola, è complessa da scovare e decifrare: abbiamo, tuttavia, una bussola interna che ci fa sentire o intuire quando accadono eventi o situazioni strane, incompatibili con noi o sbagliate. Proviamo a seguirla.
Redazione
CUNEO Il punto