La Rovina della Guerra
Una riflessione sul conflitto in Ucraina nei versi del giovane poeta cuneese Carlo SerafiniINTRODUZIONE
Questa guerra è l'ennesima, non si contano più: stavolta la scena di guerra è in Ucraina, dove come sempre sono gli indifesi, come i bambini, a patire i peggiori drammi delle conseguenze di questa guerra. E naturalmente il governo mondiale non alza un dito perché la situazione vada nella direzione giusta per una possibile pace.
LA ROVINA DELLA GUERRA
Questa guerra non ci vuole,
ma nessuno si muove,
armi e bombe regalate
dalle nazioni alleate.
Ci sono solo fuochi per le strade,
dall'odio dei Russi impolverate,
tutte le speranze spezzate,
come un cuore preso a sassate.
E le vittime dei carnefici,
non sono loro gli artefici,
quei bambini che corrono
disperati e poi muoiono.
Se il governo mondiale
parla di pace attuabile,
allora perché si spara
e non si dice basta.
Gli occhi terrorizzati
degli indifesi sterminati
forse non hanno paura
di questa congiura
e brucia questo paradosso
come il tramonto del sole rosso.
Se si vuole bene al mondo,
bisogna fermarsi un secondo,
capire che è inutile continuare
a distruggere e ammazzare,
che basta un attimo senza orgoglio,
la gente dica io questo non lo voglio.
Carlo Serafini
CUNEO poesia