Pugni, schiaffi, insulti, minacce: tutto il peggio del calcio provinciale
Si rinnova l'appuntamento con 'Controcalcio', la rubrica in cui raccogliamo gli episodi di violenza e inciviltà che si verificano sui campi della GrandaRitorna l'appuntamento con la nostra rubrica “Controcalcio”, in cui raccogliamo e passiamo in rassegna il peggio del calcio cuneese. Una “puntata”, quella di oggi, in cui c'è tristemente “tanta carne al fuoco”. Pugni, schiaffi, risse e minacce: l'escalation di maleducazione e violenza sembra non accennare a placarsi. Gli episodi presi in considerazione sono accaduti sui campi della provincia di Cuneo nelle ultime tre settimane.
Per scelta, come sempre, non pubblichiamo nomi e cognomi dei protagonisti: l'obiettivo non è mettere alla gogna mediatica le singole persone, bensì diffondere i fatti sensibilizzando sul tema l'opinione pubblica. Per far sapere che sostanzialmente ogni settimana, sui campi della Granda, accadono cose che con lo sport ben poco dovrebbero avere a che vedere.
ECCELLENZA
- ammenda di 200 euro al Corneliano Roero, per comportamento ripetutamente offensivo, al termine della gara durante il rientro negli spogliatoi, da parte di propri sostenitori nei confronti dell'arbitro.
PROMOZIONE
- ammenda di 150 euro al Sommariva Perno, per il comportamento offensivo e minaccioso per buona parte della gara da parte di alcuni propri sostenitori nei confronti dell'arbitro.
- inibizione fino al 9/11 per C.D., dirigente del Sommariva Perno, allontanato dal campo per proteste e insulti nei confronti dell'arbitro.
PRIMA CATEGORIA
- ammenda di 100 euro al Sant'Albano, per comportamento offensivo, al termine della gara, da parte dei propri sostenitori nei confronti dell'arbitro.
SECONDA CATEGORIA
- ammenda di 50 euro al Vezza d'Alba, per comportamento offensivo, durante l'intervallo tra primo e secondo tempo e a fine gara, da parte dei propri sostenitori nei confronti dell'arbitro.
- squalifica fino al 4/1/2019 per C.A. del Villafalletto, per condotta violenta consistente nell'aver partecipato attivamente, dopo averla provocata, ad una rissa.
- squalifica per quattro gare per B.S.P. del Carrù, per aver colpito con un forte pugno al petto un giocatore avversario.
- squalifica per quattro gare per C.W. del San Michele Niella, per condotta violenta nei confronti di un avversario, consistente nell'aver reagito ad un fallo, spingendo con forza l'avversario e tentando di colpirlo.
- squalifica per quattro gare per R.A.S. del Villafalletto, per condotta violenta consistente nell'aver colpito intenzionalmente con una gomitata un avversario.
- squalifica per otto gare per A.U.R. per condotta gravemente irrispettosa e violenta nei confronti del direttore di gara per tutto il corso della partita. A.U.R. veniva più volte, ed invano richiamato dall'arbitro per le sue continue e veementi proteste, che in occasione di una punizione assegnata in favore degli avversari sfociavano in vera e propria minaccia nei confronti del direttore di gara.
- squalifica per sei gare per B.A. del San Michele Niella, Per condotta violenta nei confronti tanto di un giocatore avversario quanto all'arbitro. B.A. veniva espulso per un'entrata con piede a martello nei confronti di un avversario. Alla notifica del provvedimento di espulsione, colpiva con uno schiaffo al volto il giocatore che aveva subito il fallo. Al termine della gara insultava e minacciava il direttore di gara.
TERZA CATEGORIA
- inibizione fino al 4/12/2018 per V.C., dirigente del Pro Sommariva: allontanato dal terreno di gioco per reiterate proteste nei confronti dell'arbitro. Alla notifica del provvedimento lo offendeva pesantemente e mentre si allontanava dal terreno di gioco lo minacciava. Al termine della gara sostava nella zona antistante gli spogliatoi e reiterava il comportamento offensivo nei confronti dell'arbitro minacciandolo. Si allontanava solo dopo l'intervento dei componenti della propria società.
- squalifica per quattro gare per D.M. del Real Caramagna: espulso per proteste e comportamento irriguardoso nei confronti dell'arbitro, alla notifica del provvedimento veniva trattenuto a stento dai propri compagni in quanto cercava di aggredire l'arbitro. Nell'abbandonare il terreno di gioco con un calcio rompeva la bandierina del calcio d'angolo e dall'esterno si ripeteva nelle offese.
Gli episodi si riferiscono a sentenze emesse dal Giudice Sportivo. Restiamo a disposizione per eventuali repliche da parte dei tesserati.
Redazione
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