Dichiarazione dei redditi e Imu: simboli di una dinamica di coppia
Nuovo appuntamento con la rubrica "Vivi Meglio" a firma della psicologa e sessuologa clinica Teresa Colaiacovo“È piuttosto difficile dire che cosa conduce alla felicità, la povertà e la ricchezza hanno entrambe fallito”
(Kin Hubbard)
Giovanni ed Enrica, rispettivamente di 58 e 53 anni, si rivolgono a me per risolvere un conflitto legato alla gestione economica familiare. Giovanni lamenta che la moglie non comprende le sue ansie finanziarie, specialmente riguardo alle scadenze fiscali, mentre Enrica lo accusa di essere ossessionato dal risparmio, privandola di spese che per lei sono essenziali, come parrucchiere ed estetista. Giovanni si descrive come un ‘artista del risparmio’, sottolineando i sacrifici fatti per garantire la stabilità economica familiare. Al contrario, Enrica si sente trattata come una bambina e si ribella, lamentandosi e offendendolo nella speranza di ottenere ciò che desidera, come le vacanze.
Individuo in Giovanni una “sindrome da risparmio”, un'ossessione per il risparmio estremo, nota in psicologia come “iperopia”. Questa condizione spinge gli individui a sacrificare il presente per un futuro finanziariamente sicuro, spesso a scapito del benessere e delle relazioni attuali. Enrica, in risposta alla mia domanda su come si sente non potendo accedere alle sue spese desiderate, ribadisce che questo la fa sentire meno donna. Giovanni, da parte sua, ammette che per evitare tensioni e accuse di tirchieria, finisce per accontentare la moglie, nonostante ritenga i suoi comportamenti infantili e irritanti.
Esploro con la coppia le dinamiche emotive che sottendono questi conflitti, riferendomi al libro di F. Harley Jr. “Solo tu ed io”, che evidenzia come uomini e donne abbiano bisogni emotivi diversi che, se non compresi e soddisfatti, possono creare tensioni.
Giovanni desidera pace e tranquillità, mentre Enrica cerca affetto e sicurezza finanziaria, bisogni che spesso non trovano un punto di incontro. Il dialogo tra Giovanni e Enrica mostra che la radice del conflitto risiede in antichi dolori emotivi e incomprensioni reciproche. Enrica, sentendosi trattata come una figlia, si sente priva del suo ruolo di moglie, mentre Giovanni percepisce Enrica come immatura e capricciosa, rievocando in lui traumi infantili legati alla privazione economica.
Propongo alla coppia di lavorare sulla loro relazione individualmente, approfondendo le rispettive storie familiari per capire meglio le origini delle loro ansie e reazioni. L’obiettivo è di trovare un equilibrio tra risparmio e benessere, permettendo a Giovanni di non sentirsi più il “padre” di Enrica, e a quest'ultima di non sentirsi più una “figlia”, ma una compagna a pieno titolo.
Concludo il colloquio con una frase di incoraggiamento a essere indulgenti con se stessi, specialmente dopo periodi difficili, per favorire una crescita personale e di coppia: “Non siate troppo duri con voi stessi. Certo occorre essere responsabili e continuare a tutelare il risparmio, ma è stato un inverno deprimente, e non c’è nulla di sbagliato nell’essere un po’ indulgenti con se stessi" (Keviz).
Dott.ssa Teresa Colaiacovo
Psicologa & Sessuologa clinica
Redazione
CUNEO vivi meglio