Nuova ordinanza "anti caldo", tutto quello che c'è da sapere
È in vigore da pochi giorni il provvedimento disposto dalla Regione per tutelare i lavoratori più esposti durante le ore calde della giornataÈ entrata in vigore da pochi giorni la nuova ordinanza della Regione per garantire la sicurezza dei lavoratori nelle ore più calde, vale a dire nella fascia 12.30-16. Cosa c'è da sapere?
È innegabile che questa ordinanza abbia creato da subito polemica e scompiglio, un po’ perché non la si conosce, un po’ perché in campo frutticolo cuneese stiamo per entrare nel vivo della stagione di raccolta. È un periodo delicato, quel periodo in cui nell’arco di poche settimane si dà un senso al lavoro di mesi. La fase di raccolta non gioca un ruolo secondario, anzi. Allo stesso tempo un’ordinanza, seppur “all’improvviso”, non può e non deve essere ignorata. Vediamo allora insieme i punti più importanti.
Innanzitutto, il periodo: nella nostra regione si parla di evitare le attività fisiche più intense nella fascia oraria compresa tra le 12.30 e le 16.30 fino al 31 agosto 2024. Si deve fermare il lavoro? Non necessariamente. Ogni azienda agricola in fase di raccolta è invitata, durante le ore più calde, a privilegiare le attività meno
intense. Ma si sa, la raccolta è la raccolta e pause lunghe da certe mansioni non ci sono sempre concesse. Per questo sono state studiate delle opportune precauzioni che, se adottate, ci consentono di continuare le attività anche nella fascia oraria interessata. Cosa deve quindi fare ogni azienda agricola? Seguiamo l’ordinanza e aggiungiamo buon senso che di base appartiene ad ogni cuneese.
In primis, è bene consultare il medico del lavoro di riferimento per verificare se tra i dipendenti sono presenti soggetti a rischio (per cardiopatie, malattie croniche ecc) e se a ciascuno di loro, in caso di bisogno, possano essere somministrati sali minerali. In seconda battuta sarà doveroso formare i dipendenti sull’ordinanza stessa: cosa fare per prevenire il caldo ma soprattutto cosa fare in caso di insolazione? Seguirà quindi un controllo quotidiano del rischio previsto a questo link:
Inserendo il nome della località in cui ci apprestiamo a lavorare l’indomani mattina, in automatico vedremo se il rischio è considerato “alto” a causa delle elevate temperature. Se è alto, e se non possiamo evitare attività intense durante la fascia oraria indicata, dovremo organizzarci con alcune buone precauzioni. Quali?
Forniamo ai dipendenti almeno 1 litro di acqua fresca all’ora (circa 1 bicchiere ogni 15-20 minuti), prepariamo zone d’ombra se non naturalmente presenti, organizziamo pause frequenti con possibilità di rifrescarsi, anche bagnandosi con acqua. Ricordiamo loro di indossare copricapi ampi, abiti freschi e chiari e
raccomandiamo protezione solare. Cerchiamo di organizzare il lavoro in modo tale da garantire sempre pause e/o attività all’ombra (ad esempio, raccolta lato sole + lato ombra in modo intervallato).
Valore aggiunto un cartello riassuntivo ben visibile che possa spiegare a tutti in poche e semplici parole cosa fare per prevenire e cosa fare per curare. Tutti vogliamo lavorare e tutti lo vogliamo fare in sicurezza. Come Alphagrow ci rendiamo disponibili per chiarimenti in merito all’ordinanza.
Ricordiamo che l’ordinanza può essere consultata a questo link: https://www.regione.piemonte.it/governo/bollettino/abbonati/2024/31/attach/ord-1-
Giulia Pistani, Alphagrow - Via Torino, 43/45 Saluzzo (CN) - [email protected]
CUNEO alphagrow