Passi di Benessere
Appuntamento con la rubrica "Vivi Meglio", oggi curata dallo staff di ViaLibera CuneoCamminare fa bene, è ormai appurato. Se lo si fa poi in un contesto naturale i benefici a livello psico-fisico aumentano notevolmente. Sappiamo bene infatti che dopo una bella camminata in natura torniamo a casa rigenerati. Come mai succede questo? È solo legato al gesto del camminare oppure c’è altro? Per spiegare cosa c’è dietro questo benessere quasi inconsapevole dobbiamo tornare un po’ indietro nel tempo e ricordarci da dove veniamo.
Noi proveniamo dalla natura e in essa ci siamo evoluti. Sono passati circa 6 milioni di anni da quando i nostri antenati hanno iniziato il loro percorso evolutivo sulla terra fino ad arrivare a noi e non vivevano certo all’interno di case, ma in natura, mangiando ciò che capitava, raccogliendo bacche, frutti, ecc. Solo con l’evoluzione siamo diventati cacciatori e poi agricoltori. Il nostro corpo dunque conosce e riconosce l’ambiente naturale molto più di quello cittadino e, quando vi è immerso sa trarne beneficio sotto molti aspetti. Ci succede infatti che camminando in natura si abbassa il livello di stress portando a un rilassamento generale, influenzando in modo positivo anche la qualità del sonno, si rinforza il sistema immunitario e le condizioni fisiche generali migliorano, aumenta l’energia vitale e la voglia di fare. Questo perché la natura influisce sul nostro corpo e sul nostro sistema nervoso, proprio per quello che abbiamo detto poc’anzi.
Per spiegare come la Natura condizioni il nostro benessere partiamo da chi ci permette di venire in contatto con il mondo e cioè i cinque sensi. Vista, udito, olfatto, tatto e gusto sono le nostre porte verso l’ esterno, intimamente collegate al sistema nervoso. Odori, colori, canto degli uccelli, fruscio delle foglie o il rumore di un ruscello, paesaggi, fiori e per chi conosce, frutti del sottobosco, sono tutti messaggi che, attraverso i sensi, arrivano al nostro cervello e lo rassicurano, infondono benessere e senso di pace. Tutto ciò attiva il sistema nervoso parasimpatico, quel ramo del sistema nervoso che favorisce il rilassamento, inibendo invece il sistema nervoso ortosimpatico, il ramo che invece ci attiva, rendendoci pronti a “combattere” e che oggigiorno è molto sollecitato. Ne consegue dunque che si ha un rilassamento generale e nel rilassamento il corpo trova la strada per restare in equilibrio. Se poi decidiamo di camminare in un bosco, allora il beneficio che ne deriva è davvero tanto. Quando siamo immersi in un contesto boschivo infatti, l’aria che respiriamo è carica di essenze benefiche emesse dalle
piante. Questi profumi di bosco sono dovuti ai fitoncidi, ossia sostanze volatili ricche di terpeni. I terpeni sono molecole molto attive con proprietà antivirali, antifungine e antibatteriche che la pianta utilizza per difendersi dalle infezioni e dai potenziali “predatori”, per intenderci sono i componenti principali dei più conosciuti oli essenziali. Quando veniamo a contatto con i fitoncidi e li respiriamo, nel nostro corpo si attivano delle reazioni positive che sono attualmente oggetto di studio e si sta confermando quello che si pensa da sempre: stare a contatto con gli alberi ci fa bene. Si è visto infatti che la permanenza in un bosco ricco di fitoncidi aumenta l’attività delle cellule Natural Killer (NK), globuli bianchi specializzati nell’eliminazione di cellule indesiderate, aumentando così l’attività del nostro sistema immunitario. Questo significa che camminare in un bosco favorisce il nostro benessere perché rende il nostro corpo più forte e capace di difendersi. Si è visto inoltre che più si rimane in un bosco più questo beneficio è protratto nel tempo, fino ad arrivare anche ad un paio di settimane. I boschi di conifere sono i più ricchi in queste sostanze (d’altronde fino a non molti anni fa c’erano abeti intorno agli ospedali!), ma vanno bene anche boschi di castagni, faggi, betulle e querce. La temperatura ideale perché i terpeni si diffondano è intorno ai 30 gradi, quindi camminare in un bosco d’estate o semplicemente rimanervi immerso in meditazione è di grande beneficio.
Stare nella natura non è solo di beneficio per il corpo, ma anche per la mente, che è così maggiormente portata alla quiete e all’espansione. Nelle antiche scritture, sia vediche sia buddhiste, il luogo privilegiato per meditare è la foresta o la grotta. Lo scopo più elevato della meditazione, nella tradizione di P. Yogananda, è di ricordare chi siamo veramente: al di là delle preoccupazioni, dei ruoli che rivestiamo nel quotidiano, dei vortici emotivi, ecc. Di riconnetterci, in altre parole, alla nostra vera natura e alla nostra essenza. Dunque entrare in un profondo stato meditativo in un ambiente naturale sostiene questa connessione con il nostro vero sé, che è fatto della stessa sostanza del Grande Sè, il quale a sua volta si manifesta con grande potenza soprattutto nella natura. Quando ad una camminata nel verde, in solitaria o in compagnia, uniamo una profonda consapevolezza del mondo interiore ed esteriore, allora il cuore si espande, portando benessere a corpo e mente. Ecco che una semplice camminata, magari fatta di corsa o con le cuffiette per la musica nelle orecchie, può trasformarsi in uno strumento prezioso e alla portata di tutti per stare bene. Esiste un metodo, chiamato Passi di Benessere, che attraverso varie tecniche si propone di mettere insieme corpo, mente e spirito grazie all’immersione del nostro essere quando camminiamo in natura. Prova uno dei suoi esercizi: cerca un posto nel verde in cui ti senti a tuo agio e al sicuro, inizia a camminare in questo luogo a passo sostenuto (se puoi arriva a sudare, devi attivare il tuo corpo e la tua energia) per almeno 10 minuti. Passato questo tempo, fermati, fai 3 respiri profondi: quando l’aria entra solleva le braccia sopra la testa, quando l’aria esce scendi con le braccia lungo il corpo. Riprendi la tua camminata, questa volta il tuo passo sarà davvero molto lento. Osserva l’ambiente intorno a te e porta attenzione al tuo respiro, cercando di controllarlo: inspira contando fino a 4 ed espira contando fino a 4. Ogni volta che un pensiero cerca di insinuarsi nella tua mente e rubare la tua attenzione, cerca di rendertene conto e ritorna all’osservazione oggettiva ed amorevole della natura e al conteggio del respiro. A fine camminata prova a sentire come ti senti: ciò che hai appena fatto è stato prenderti cura di te!
L’articolo è stato redatto da Federica Collino, professionista di Vialibera, e Barbara Milanesio, co-ideatrice del progetto Vita Naturale. Il denominatore comune dello staf di Vialibera è la formazione universitaria seguita da percorsi di specializzazione nei dif erenti settori. Il continuo e costante aggiornamento crea una rete di figure complete e all’avanguardia per la presa in carico della persona in modo totale. Per approfondimenti potete rivolgervi allo staf di Vialibera ai seguenti contatti: sui social: vialibera_cuneo - indirizzo Via Virginio Allione 2, Cuneo - email [email protected] - tel. 393 9876450.
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Redazione
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