Il friulano Luca Rossetti ha vinto il rally di Alba
Secondo il comasco Corrado Fontana, completa il podio il giovane irlandese Josh McErleanUn podio tutto firmato Hyundai, quello de15° Rally di Alba, terza prova del Campionato Italiano WRC 2021 (CIWRC), svolto ieri con 9 prove speciali che hanno toccato molti dei luoghi suggestivi del territorio Langhe-Monferrato-Roero, patrimonio Unesco diventando di esso, la gara, un vero e proprio promoter a livello internazionale. Luoghi suggestivi che hanno certamente ispirato il vincitore, il friulano Luca Rossetti, in coppia con Fenoli su una i20 ufficiale italiana.
Il comando della classifica Rossetti lo ha preso in mano dalla quinta prova speciale, favorito dall’uscita di strada del sino ad allora rivale Luca Pedersoli, in coppia con Anna Tomasi (Citroën DS3 WRC), affondato in classifica proprio all’inizio del secondo loop di tre prove a causa di una foratura, conseguenza dell’aver centrato un sasso in traiettoria, costata oltre due minuti per sostituire lo pneumatico in prova. Pedersoli ha chiuso il secondo giro di prove e poi si è ritirato e ciò è costato al pilota di Gavardo la perdita della leadership provvisoria di campionato.
Sino a quel momento era stato dualismo, tra i due, peraltro assai scintillante sul filo dei decimi di secondo e da quando il bresciano si è attardato, Rossetti ha cercato di allungare sulla concorrenza riuscendo a non farsi intimorire da diversi che si facevano sotto, primo fra tutti il comasco Corrado Fontana, finito poi secondo con soli 4”6 di passivo, posizione con la quale ha operato il riscatto da un avvio di campionato decisamente da dimenticare, a zero punti. Fontana è stato il vero mattatore della fase centrale e finale di gara, andando spesso a firmare il miglior tempo su quattro diverse prove.
Terzo gradino del podio appannaggio per la vera sorpresa del Rally di Alba, il 22enne irlandese Josh McErlean, in coppia con Williams, anche loro sulla i20. Una gara di carattere, per il giovane, che sin dal primo via ha capitalizzato l’esperienza maturata durante l’edizione 2020 e si è portato ai vertici della classifica con una certa disinvoltura, lottando ad armi pari con “colleghi” sicuramente più esperti di lui delle insidie “piesse” italiane su asfalto.
Quarta piazza per il piacentino Andrea Carella, in coppia con De Guio (Skoda Fabia R5), il quale oltre a riscattare la sfortuna dello scorso anno, con questa prestazione rivelatasi estremamente decisa, ha preso la testa del Campionato Italiano WRC. La top five è stata completata dall’aostano Elwis Chentre, Skoda Fabia R5 anche per lui, condivisa con Fulvio Florean.
Si sono fatti trovare pronti all’appuntamento valido per la Coppa Rally di Zona, rimanendo costantemente nella mischia del “tricolore” e dietro di loro hanno finito Testa-Inglesi (sesti nella generale, con una Skoda Fabia), che hanno interpretato le insidie del percorso con cautela, dovendo anche completare il feeling con la vettura.
La settima piazza finale è stata per Andriolo-Menegon (Skoda Fabia), con una prestazione condizionata da alcuni errori ed anche da dover trovare il miglior feeling con il set-up e la strada. Ottavo è giunto Luca Cantamessa, con Lisa Bollito alle note. L’astigiano, con la VolksWagen Polo R5 ha corso con la sua solita grinta sopperendo al fatto che doveva ritrovare ritmo dato che non corre più con assiduità, finendo la gara comunque con soddisfazione avendo sentito sensazioni giuste.
La top ten è stata completata da Jacopo Araldo e Araspi e dal tedesco Von Turn Und Taxis (Skoda per entrambi), con i primi rallentati da una foratura nelle prime battute di gara e questi ultimi, che hanno preso la decima posizione sorpassando in “zona Cesarini” Gagliasso-Beltramo (Skoda), coronamento di una bella progressione dalla quindindicesima posizione di avvio.
Sfortuna per diversi tra coloro che hanno mire “tricolori”, a partire da Alessandro Gino-Daniele Michi (Skoda Fabia), subito attardati da problemi all’impianto frenante per la cui causa hanno mancato la top ten, per proseguire con lo spezzino Claudio Arzà (Citroen C3 R5, stavolta in coppia con Mometti, fermato dopo quattro prove dalla trasmissione) ed anche per il reggiano Ivan Ferrarotti (Skoda), affiancato da Grimaldi, pesantemente attardati anche loro da una foratura durante la settima prova.
La gara “Plus”, riservata alle vetture “top car” protagoniste del mondiale rally, ha confermato l’apoteosi Hyundai. Riproposta anche in questa edizione della gara con la presenza di due equipaggi ufficiali di Hyundai Motorsport, la sfida è stata vinta dal giovanissimo svedese (20 anni) figlio d’arte Oliver Solberg, con la i20, al debutto con tale tipo di vettura, davanti all’estone Ött Tanak. Per sei prove la gara era stata un dominio per Tanak, poi attardato da una foratura in un trasferimento che ha generato una penalità di 2’30” costringendo il Campione del Mondo 2019 a cedere lo scettro al giovane compagno di squadra. La terza posizione è andata a “il Valli”, in coppia con Cirillo, su una Ford Fiesta WRC che guidava per la prima volta.
Valido anche per la Coppa Rally di Zona Oltre che per i trofei Renault e Suzuki, Michelin zone rally Cup e R1 Italian Trophy, con ben 189 iscritti ed altrettanti verificati, il rally è stato avvalorato dall’avere al via ben 10 diverse nazionalità, un nuovo record registrato da Cinzano Rally Team, che per la propria gara immagina e auspica traguardi importanti.
c.s.
ALBA rally