Bra ricorda i fasti del crossodromo dell’America dei Boschi
Ricevuti il figlio dell’ultimo gestore, una campionessa del passato e il giornalista Matteo PortinaroA sessant’anni di distanza dall’apertura ufficiale la Città di Bra celebra i fasti sportivi del crossodromo dell’America dei Boschi. Nella giornata di venerdì 15 maggio 2021 il sindaco Gianni Fogliato e l’assessore allo sport di Bra Daniele Demaria, unitamente all’assessore Giovanni Battista Capriolo di Pocapaglia, comune in cui si trovava la pista di motocross nota però come “di Bra”, hanno ricevuto Fabio Tortone, figlio dell'ultimo gestore dell’impianto (Mario Tortone, scomparso un anno fa), la pilota Livia Ravinale e il giornalista (ed ex pilota) Matteo Portinaro, autore di un articolo che rievoca la storia della pista pubblicato su “Fuoristrada e Motocross d’epoca”, importante rivista di settore. È stata l’occasione per rievocare il rombo delle moto che hanno appassionato tanti sportivi.
Proprio nel maggio del 1961 la pista dell’America dei Boschi fu teatro della prima gara ufficiale di motocross. In quarant’anni di attività ha ospitato 4 edizioni del Campionato del mondo (2 di motocross della classe 250 nel 1967 e 1979 e 2 di sidecarcross nel 1982 e 1986). Sul fango braidese si sono sfidati i più grandi campioni della specialità: da Emilio Ostorero, Torsten Hallman e Joel Robert negli anni Sessanta e Settanta, passando per Alex Puzar, Maurizio Dolce e Trampas Parker negli anni Ottanta e Novanta. La pista venne chiusa nel 2001, dopo quattro decenni di gloriosa attività.
“Approfittando dell’occasione fornita dall’articolo celebrativo scritto da Matteo Portinaro, - commentano il sindaco Fogliato e l’assessore Demaria - l’Amministrazione braidese ha voluto ricordare uno storico impianto sportivo che ha portato grande lustro alla nostra città, pur essendo collocato appena al di là del confine con Pocapaglia. Ritengo inoltre preziosa la testimonianza di Livia Ravinale, rara pilota donna che ha iniziato la sua avventura sportiva a soli 16 anni vincendo ogni pregiudizio e che deve essere di esempio per le nuove generazioni di ragazze”.
c.s.
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