Calcio, Coppa Italia di Eccellenza: la Pro Dronero vince, ma a passare il turno è il Cuneo

Dopo oltre 90’ carichi di tensione, alla fine è il Cuneo a passare il turno, anche se i Draghi di coach Caridi avranno molto di cui rammaricarsi. Sotto il diluvio abbattutosi sullo stadio Filippo Drago, si è assistito ad una gara maschia ed intensa che ha visto una ottima Pro Dronero ed un Cuneo a due facce, solido ed organizzato nel primo tempo e ben poca cosa durante quasi l’intera ripresa. Ritmo buono ma non intensissimo, complice lo scarso interesse degli ospiti a gettarsi all'arrembaggio, forti del doppio vantaggio conquistato all'andata.   

 

Pronti via e subito calcio di rigore conquistato dal Cuneo per un fallo netto nel cuore dell'area su Bosio. Glaciale Andrea Dalmasso dal dischetto che firma l'1-0 per i biancorossi. Gara messa immediatamente sui binari giusti per i ragazzi di mister Rocca. Pro Dronero ora chiamato a scalare una montagna alta tre gol di differenza. Draghi che comunque ci provano con alcune sgommate del solito De Peralta, ma il centrocampo è molto intasato e gli eventuali spazi offensivi si riducono considerevolmente. Gli uomini di Caridi hanno comunque coraggio da vendere dopo il gol incassato e manovrano gagliardamente, senza però trovare il guizzo decisivo davanti ad una difesa molto ben organizzata mostrata dai cuneesi. Ne è un ottimo esempio la splendida occasione capitata a Boniello al 16': attaccante fermato all'ultimo istante da un grande recupero in ripiegamento.  

 

Partita piacevole ma un po' rude, con l'arbitro chiamato diverse volte all'intervento per una serie di contrasti decisi in mezzo al campo. Occasioni piuttosto rare, ad eccezione del lampo improvviso di Rivero, la cui rasoiata viene disinnescata da un ottimo Cavalieri. Non si registrano altri episodi degni di andare in cronaca. Senza alcuna necessità di spingere, il Cuneo gestisce bene il giro palla senza schiacciarsi dietro e gioca sapientemente con il cronometro. Pro Dronero che sembra di colpo aver esaurito le idee in fase offensiva. La prima frazione di gioco giustifica il vantaggio ospite. 

 

L'inizio del secondo tempo ripropone all'incirca lo stesso spartito. I ritmi sono ancora buoni da entrambe le parti e la Pro sfiora il pareggio dopo appena tre minuti grazie ad un tiro rimpallato che sibila a pochi centimetri dalla traversa. Molto sfortunati i Draghi nell'occasione. Cuneo che si ricompatta sotto la pressione avversaria tornata nuovamente a crescere. Al 10' De Peralta sfiora a sua volta il gol con una conclusione prepotente ma troppo centrale, ben respinta da Cavalieri. Un attimo dopo Benhrouzile ci prova da pochissimi metri ma sbaglia la mira. Furioso in panchina mister Rocca, invocante maggiore concentrazione ai suoi uomini. Dopo queste due sfuriate dei padroni di casa ci pensa Rastrelli a scaldare gli animi grazie ad una fuga conclusa con un bel traversone su cui però non ci sono compagni pronti a concretizzare.

 

Cavalieri, intanto, si dimostra ancora una sicurezza, disinnescando l'ennesima botta da buona posizione al minuto 15'. Conclusioni verso la porta biancorossa fattesi fin troppo frequenti in questa frazione di gioco. Sempre ottima la tenuta difensiva dei biancorossi, anche se i Draghi meriterebbero ampiamente la rete del pareggio, che arriva allo scadere della mezz'ora a firma di Crosetti con una zuccata da due passi dietro la difesa ospite colta alla sprovvista. Cuneo adesso in difficoltà a far girare la sfera e gestire la manovra. Draghi padroni del campo ed ancora sfortunatissimi al minuto 37', quando é solo la traversa a dire no alla botta di De Peralta. Al 43', tuttavia, ecco un rigore pesantissimo per i Draghi su tocco di mano di Serino che De Peralta concretizza. 2-1 e lo stadio adesso é una vera bolgia. Chiara la difficoltà mostrata dagli uomini di Rocca. Non c'é però più tempo per fortuna dei cuneesi. Pro Dronero eliminata con tanto rammarico, dimostrando però di potersela giocare ad armi pari con chiunque, specie tra le mura amiche.

 

Cuneo meritatamente avanti tra andata e ritorno, ma i cali di concentrazione visti in questi 45' sono un qualcosa da non ripetere assolutamente se si vuole andare lontano.

 

 

 

Alessandro Ravizza