Calcio: respinto il ricorso per la gara con la Luese, ecco perché il Cuneo non ci sta
Regolamento alla mano, la società biancorossa ha le proprie ragioni per non essere d'accordo con la decisione del Giudice Sportivo e della Corte Sportiva d'Appello. E potrebbe non finire quiÈ stato scritto un nuovo capitolo (definitivo o no, si vedrà) sull’infinita vicenda che riguarda la partita tra Luese e Cuneo valida per la seconda giornata del campionato di Eccellenza (girone B). Il match, disputato lo scorso 15 settembre e terminato 3-1 in favore degli alessandrini, è stato al centro dell’attenzione del Giudice Sportivo prima e della Corte Sportiva d’Appello poi, per i ricorsi presentati dalla società biancorossa in seguito all’impiego di un giocatore su cui pendeva una squalifica della stagione precedente non ancora scontata. Si tratta, nello specifico, di Abas Kevin Ebubechu, l’anno scorso nella formazione Under 19 del Bra, con cui ha preso una squalifica di cinque giornate: per il Cuneo ne ha scontate solo quattro, per il Giudice Sportivo cinque, considerando l’ultimo turno del campionato di serie D. In casa biancorossa la decisione non è andata giù. E, regolamento alla mano, la società cuneese ha effettivamente le proprie ragioni.
L’articolo 21 del Codice di Giustizia Sportiva, quello relativo all’ “Esecuzione della sanzione della squalifica di calciatori e tecnici”, al punto 2 recita che “Il calciatore sanzionato con la squalifica per una o più giornate di gara deve scontare la sanzione nelle gare ufficiali della squadra nella quale militava quando è avvenuta l'infrazione che ha determinato il provvedimento, salvo quanto previsto ai commi 6 e 7”. Commi 6 e 7 che specificano i seguenti concetti: “Le squalifiche che non possono essere scontate, in tutto o in parte, nella stagione sportiva in cui sono state irrogate, devono essere scontate, anche per il solo residuo, nella stagione o nelle stagioni successive”. “Qualora il calciatore nei cui confronti è stata inflitta la sanzione della squalifica abbia cambiato società, anche nel corso della stagione, o categoria di appartenenza in caso di attività del Settore per l’attività giovanile e scolastica, del campionato Primavera, Trofeo Berretti o Juniores, la squalifica viene scontata, in deroga al comma 2, per le residue giornate in cui disputa gare ufficiali la prima squadra della nuova società o della nuova categoria di appartenenza”.
Leggendo questi punti del regolamento, sembrerebbe chiaro che la squalifica presa con una squadra del settore giovanile non possa essere scontata nello stesso anno con la prima squadra, bensì sia da considerarsi ancora attiva l’anno successivo, in una nuova società e in una nuova categoria. La spiegazione del Giudice Sportivo e della Cote d’Appello Sportiva, che fa riferimento al buonsenso e al fatto che il giocatore sia entrato in campo a pochi minuti dalla fine, non risultando decisivo ai fini del risultato, può anche essere condivisa in linea generale, ma non di fronte ad un regolamento che sembra davvero parlare chiaro. Per questo il Cuneo non ci sta. E l’impressione è che la vicenda possa non finire qui, con la società biancorossa che starebbe valutando ulteriori ricorsi appellandosi al Coni.
Gabriele Destefanis
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