Follia social: dopo il 20-0 c'è chi augura la morte ai giocatori del Cuneo
Attacchi shock ai biancorossi, qualcuno scrive 'Spero faccia la fine della Chapecoense'. Intanto molti media sembrano non aver capito il senso della farsa odierna
La schiacciante vittoria ottenuta dal Cuneo contro i sette ragazzini (e un adulto) della Pro Piacenza per 20 reti a zero sta facendo parlare tutta Italia. Sui social la partita disputatasi oggi al Paschiero è uno degli argomenti più discussi della serata e c'è anche chi l'ha fatta fuori dal secchio: sulla pagina facebook dei tifosi del Cuneo un utente ha augurato ai biancorossi di fare la fine della Chapecoense, il club brasiliano entrato suo malgrado nella storia per l'incidente aereo che ha cagionato il decesso di tutti i suoi giocatori. Affermazioni che si commentano da sole e che ancora una volta testimoniano la fervente attività sessuale e la fecondità della mamma dei cretini.
Intanto molti media, nel commentare la notizia, sembrano non aver capito nulla di quanto accaduto oggi allo stadio di Cuneo: tanti condannano il pesante passivo inflitto dai padroni di casa nei confronti dei piacentini, dipingendo gli ospiti come dei poveri ragazzini umiliati e feriti nell'orgoglio. Il tutto dimenticando che i baldi giovani che sono arrivati in quel di Cuneo non sono degli 'eroi', ma dei peones probabilmente convinti da qualcuno che la partecipazione a questa farsa li avrebbe aiutati a fare carriera. Con il loro comportamento gli sbarbatelli obbligheranno (a meno di nuovi provvedimenti) i loro coetanei e non tesserati con la Pro a restare vincolati fino al 30 giugno con una società allo sbando, senza dirigenti e calciatori.
Intanto molti media, nel commentare la notizia, sembrano non aver capito nulla di quanto accaduto oggi allo stadio di Cuneo: tanti condannano il pesante passivo inflitto dai padroni di casa nei confronti dei piacentini, dipingendo gli ospiti come dei poveri ragazzini umiliati e feriti nell'orgoglio. Il tutto dimenticando che i baldi giovani che sono arrivati in quel di Cuneo non sono degli 'eroi', ma dei peones probabilmente convinti da qualcuno che la partecipazione a questa farsa li avrebbe aiutati a fare carriera. Con il loro comportamento gli sbarbatelli obbligheranno (a meno di nuovi provvedimenti) i loro coetanei e non tesserati con la Pro a restare vincolati fino al 30 giugno con una società allo sbando, senza dirigenti e calciatori.
s.m.
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