Il Cuneo FC potrebbe tornare alla denominazione storica A.C. Cuneo 1905
Prevista un'asta pubblica telematica per l'acquisizione del marchio della società fallita lo scorso dicembre. Castellino: 'Siamo i primi ad averne diritto'Il Cuneo Football Club nato la scorsa estate potrebbe tornare ad assumere la denominazione storica di A.C. Cuneo 1905. Il curatore fallimentare Maurizio Pezzoli, che ha preso in carico la situazione della società biancorossa, fallita ufficialmente a dicembre 2019 dopo i disastri della gestione Lamanna, ha infatti manifestato l’intenzione di indire nelle prossime settimane un’asta pubblica telematica per la vendita del vecchio marchio. “Attendiamo comunicazioni più precise sulla data, - spiega il presidente del ‘nuovo Cuneo’ Mario Castellino - sicuramente noi siamo interessati ad acquisirlo, pensiamo di essere i primi ad averne diritto e speriamo che altri soggetti non proveranno a speculare su questa situazione”.
Oltre alla denominazione storica, l’acquisizione del marchio comprenderebbe anche i trofei conquistati durante la sua storia dalla società biancorossa: “La scorsa estate - prosegue Castellino - il sindaco Borgna ci ha affidato il compito di dare continuità alla storia calcistica della città, acquisire il marchio sarebbe un segnale importante”.
Nel frattempo l’attenzione della società nata nell’estate del 2019 si concentra anche su un futuro reso incerto dall’emergenza Coronavirus. L’obiettivo del club, che prima della sospensione lottava al vertice nel girone B del campionato di Terza Categoria, è quello di ripartire quantomeno dalla Promozione: le modalità e le strategie, però, ad oggi restano un’incognita. Nelle ultime settimane si è parlato di fusioni con altre società della zona e acquisizione dei diritti per giocare in categorie superiori, ma per ora non si è arrivati ad accordi concreti. “Non è chiaro - conclude il presidente - se con l’acquisizione del marchio, tramite il lodo Petrucci, acquisiremmo anche un diritto sportivo, in ogni caso ora è difficile fare valutazioni: il Coronavirus potrebbe far sparire molte società, è possibile che nelle categorie superiori si libereranno molte ‘caselle’, noi restiamo vigili e valuteremo ogni possibile soluzione. Di certo la Promozione sarebbe il minimo per una città capoluogo di provincia”.
Redazione
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