Il 'nuovo Cuneo' riparte da Pierangelo Calandra: 'Resto anche in Terza per amore di questi colori e della città'
Un passato da calciatore professionista, oltre vent'anni in biancorosso, prima da giocatore e poi da tecnico delle giovanili, ora sarà uno dei pilastri della ricostruzioneUn passato da calciatore professionista, oltre vent'anni in biancorosso, prima da giocatore e poi da allenatore delle giovanili, ora sarà il pilastro del nuovo Cuneo che ripartirà dalla Terza Categoria: sarà Pierangelo Calandra ad allenare la prima squadra, lui che in prima persona, nelle scorse settimane, si è attivato per far ripartire il progetto tecnico interloquendo con il Comune insieme ad un gruppo di “mister” delle giovanili biancorosse. L'ex difensore, che in carriera ha giocato anche nel Livorno e nel Bra, era ritornato al Cuneo la scorsa estate per allenare l'Under 14, dopo otto anni all'Olmo tra Prima Categoria ed Eccellenza.
Ora Calandra riparte dall'ultimo livello del calcio italiano “targato Figc”: “Ho scelto di restare anche in Terza Categoria per tanti motivi. - spiega il tecnico – Innanzitutto c'è un progetto tecnico serio e a lungo termine, così come serie sono le persone che compongono la dirigenza. E' chiaro, l'obiettivo iniziale era ripartire dalla Promozione o dall'Eccellenza, ma non c'erano le condizioni per farlo”. Per Calandra, poi, il Cuneo è “questione di cuore”: “Sono fortemente legato alla città e alla squadra, ho trascorso in biancorosso più di vent'anni della mia vita ed è anche per questo che ho deciso di restare anche in Terza Categoria”.
Le difficoltà, com'era prevedibile dovendo ripartire sostanzialmente da zero, non mancano: “Sicuramente l'allestimento della prima squadra non è facilissimo. Tutti i giovani che giocavano nel Cuneo sono ormai sistemati tra l'Eccellenza e la Promozione. Stiamo lavorando per creare una rosa che ad oggi di fatto non c'è, ho contattato diversi ragazzi e sto aspettando risposte. L'obiettivo era quello di fare una squadra giovane, ma date le circostanze non è detto che ci si riesca al 100%”. Ad oggi, l'unico calciatore della rosa della prima squadra è il difensore classe 2000 Nicolò Nasta. La “linea verde” resta però una "linea guida" societaria a lungo termine: “Ci piacerebbe riportare a Cuneo tutti i ragazzi del settore giovanile che nelle ultime settimane si sono accasati nelle società del cuneese. Sicuramente ci proveremo a partire dalla prossima estate”.
Un settore giovanile, quello biancorosso, che con la vecchia società ormai destinata al fallimento ha visto andare in fumo quanto costruito con un lavoro durato anni: “Devo dire – spiega Calandra – che durante la scorsa stagione nel vivaio non abbiamo vissuto particolari problematiche, non abbiamo vissuto tutte le peripezie della prima squadra. Per noi i “guai” sono arrivati tutti insieme in estate: si è dissolto un settore giovanile che poteva contare su tanti ottimi giocatori”. Ora la faticosa ricostruzione: nelle prossime settimane verranno organizzate alcune “giornate aperte” per provare a costituire alcune formazioni per il settore giovanile, anche se restano da stabilire e ufficializzare le date (dal 20 agosto in poi, sui campi del Parco della Gioventù, quasi sicuramente il 20, 22, 26 e 28).
I tifosi biancorossi, in queste settimane, hanno lanciato ripetuti appelli affinchè la società ripartisse da persone che “vogliono bene al Cuneo”: nel caso di Calandra, si può dire che la loro richiesta sia stata senz'altro soddisfatta.
a.d.
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