L'attesa è finita: domani la Granda riabbraccia il Giro d'Italia
Verso le ore 15 di domani, giovedì 24 maggio, la corsa rosa sconfinerà in provincia di Cuneo per la tappa con arrivo a Prato Nevoso: attese migliaia di persone a bordo strada“Quando passa il Giro è sempre domenica”, scriveva Indro Montanelli. Difficile riassumere meglio di quanto fatto dal celebre giornalista ciò che il Giro d'Italia rappresenta per gli italiani. Una festa popolare, un momento di aggregazione e condivisione, un momento in cui i paesi si fermano e si riversano in strada per applaudire il passaggio della carovana. Quando passa il Giro, a bordo strada ci sono proprio tutti: appassionati, ma soprattutto non appassionati, persone che durante il resto dell'anno non nutrono alcun interesse per il ciclismo. E' questo il potere della corsa rosa, è per questo che più che una manifestazione sportiva il Giro è una vera e propria festa, una festa di tutti e per tutti.
Domani, giovedì 24 maggio, a fare festa sarà la provincia di Cuneo, un territorio che nell'ultracentenaria storia del Giro ha fatto da palcoscenico per alcune delle pagine più belle, quelle consegnate alla leggenda. L'attesa, infatti, è finita: domani la carovana del Giro numero 101 arriverà in provincia di Cuneo per l'attesissima Abbiategrasso-Prato Nevoso, prima tappa del trittico alpino che deciderà le sorti della classifica generale. Intorno alle ore 15, secondo la tabella di marcia, il gruppo dovrebbe sconfinare in Granda a Canove, frazione di Govone, per poi toccare Alba, Grinzane, Barolo, Novello, Lequio Tanaro, Mondovì, Villanova e Frabosa, prima della scalata finale verso Prato Nevoso.
Un Giro d'Italia finora dominato dal britannico Simon Yates, anche se la cronometro di ieri, martedì 22 maggio, da Trento a Rovereto, ha parzialmente riaperto i giochi: ora l'inglese, leader della classifica generale, conserva un vantaggio di 56 secondi sull'olandese Tom Dumoulin, campione in carica. Saranno presumibilmente loro due a giocarsi la vittoria finale: più staccati Domenico Pozzovivo, terzo a 3'11”, e Chris Froome, quarto a 3'50”. Fuori dai giochi Fabio Aru, grande delusione di questo Giro, andato in crisi sulle Dolomiti e in ritardo di 24'34”: probabile, quindi, che il sardo proverà a “consolarsi” andando alla ricerca di una vittoria di tappa, magari già a Prato Nevoso, oppure nella Venaria Reale-Bardonecchia e nella Susa-Cervinia dei due giorni successivi.
In attesa della lotta in strada, quello che può già essere dato per scontato fin da ora è lo spettacolo dei tifosi, per tradizione numerosi e calorosi quando la carovana del Giro posa le sue ruote sulle strade cuneesi: migliaia di appassionati sono attesi domani ai bordi della salita che conduce a Prato Nevoso, per un tripudio di tifo, di passione, di colori e di entusiasmo. Comunque vada, insomma, sarà festa: perchè “quando passa il Giro è sempre domenica”. Anche quando è giovedì.
a.d.
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