Montagna, i chiarimenti del CAI: ''Sì allo sport, no alle gite''
Le precisazioni del Club Alpino Italiano dopo le risposte ricevute dal Ministero dell'InternoIn zona gialla l’attività motoria e quella sportiva hanno solo il limite del confine regionale o della Provincia autonoma. In area rossa l’attività sportiva è limitata al solo territorio comunale. In zona arancione è consentita attività sportiva in altro comune, purché nella stessa Regione o Provincia autonoma, alla tassativa condizione che manchino, nel proprio comune, le condizioni perché l’attività stessa possa compiersi. Sono queste, in sintesi, le precisazioni fornite dal Ministero dell’Interno al CAI, dopo che lo stesso Club Alpino Italiano aveva richiesto chiarimenti circa le norme anti contagio in vigore.
Ci si può quindi recare in montagna fuori dal proprio Comune per svolgere attività sportiva - precisa il CAI in un comunicato - nel caso in cui non si risieda in zona rossa e il territorio comunale non sia “montano”.
Prosegue il comunicato del Club Alpino Italiano: “Si sottolinea che ad essere consentita al di fuori del proprio Comune è solo ed esclusivamente l’attività sportiva e non la semplice gita o la passeggiata, e che lo spostamento deve limitarsi all’attività stessa, con rientro nel proprio Comune immediatamente dopo averla praticata. Tutto ciò, naturalmente, nel pieno rispetto delle altre regole generali che attengono l’attività sportiva”.
“Questo chiarimento – osserva il presidente del CAI Vincenzo Torti – consente, nel rispetto di tutto quanto precisato, di spostarsi dal proprio Comune per andare in montagna per fare attività sportiva in natura, ma starà a ciascuno di noi farlo con adeguata preparazione e correttezza di comportamento, per evitare che, in caso di abusi o gravi incidenti, non vengano imposte nuove restrizioni ad un’attività che per tutti gli amanti della montagna è essenziale”.
Redazione
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