Nella partita del Cuneo Calcio si scalda... il sindaco Borgna
È probabile che a breve il primo cittadino dovrà scendere in campo per creare una nuova società che riparta da una categoria inferioreLa situazione societaria del Cuneo è oramai nota a tutti. Dopo mesi in cui l'informazione 'mainstream' raccontava ampliamente dei buoni risultati ottenuti dai biancorossi sul campo da gioco e con retorica da azzeccagarbugli 'giustificava' le pesanti penalizzazioni che arrivavano dalla Lega, oggi che i buoi sono scappati a parlare di pallone siamo rimasti in pochi. Stabilire le responsabilità di quanto accaduto spetterà a chi di dovere, mentre la città, preso atto della dello stato delle cose, si chiede che cosa accadrà nel futuro prossimo.
Le eventualità si stanno riducendo. Basandoci su quello che è il trascorso di casi analoghi abbiamo provato a ideare uno scenario su quelli che saranno i prossimi passaggi per il Cuneo calcio nei prossimi giorni nell'ipotesi in cui entro venerdì non venisse depositata l'iscrizione alla serie D. Chiaramente siamo nel campo dell'ipotetico, in quanto singoli episodi potrebbero cambiare una situazione che, ad oggi, pare la più futuribile.
La partita si gioca ora su due campi: a livello federale e presso il Tribunale. L'appuntamento decisivo sul primo terreno, oramai è risaputo, è quello con la data della scadenza dell'iscrizione al campionato di serie D. L'eventualità del buco sembra, a questo punto, la più probabile in quanto tutte le scadenze sono state puntualmente disattese, nonostante i continui proclami. Se un deus ex machina salvasse capra e cavoli saldando i debiti e iscrivendo la squadra al Campionato di Serie D? L'ipotesi è però piuttosto remota: in molti ricorderanno gli appelli dell'ex presidente del Cuneo Calcio, Marco Rosso (il deus), agli imprenditori della provincia di Cuneo, per affiancarlo nella gestione della società biancorossa (puntualmente caduti nel vuoto). Difficilmente lancerà il salvagente adesso che le acque sono molto più mosse di allora. Intanto sull'altro campo il Tribunale di Torino avrebbe già nominato un amministratore giudiziario, esautorando di fatto Oscar Becchio.
Se entro venerdì il Cuneo non salderà tutti i debiti e non si iscriverà alla serie D? Il fallimento diverrà qualcosa più di un'ipotesi e la palla passerà tra i piedi del sindaco Borgna. Il primo cittadino dovrà prendere la situazione in mano e cercare imprenditori che vogliano creare una nuova squadra di calcio per la città di Cuneo. Il suo intervento sarà fondamentale agli occhi della Lega che a quel punto potrebbe consentire alla nuova società di ripartire, nella migliore delle possibilità, dall'Eccellenza (senza l'interessamento di Borgna sarebbe Terza Categoria e derby con il Passatore a meno che non si acquistino i diritti, ma a tali livelli è difficile trovare venditori).
Da fonti vicine al primo cittadino si apprende che questi starebbe già adoperandosi (con la collaborazione dell'assessore allo Sport, Cristina Clerico) per trovare qualcuno che possa ricominciare a fare calcio in quel di Cuneo, magari con la collaborazione della famiglia Amanzi, che gestisce il settore giovanile (in tal caso resta caldo il nome di Pierangelo Calandra per la panchina).
Probabilmente la Lega pretenderà il pagamento di un qualcosa in più del normale per l'iscrizione al campionato, ma solo percorrendo questa strada non esigerà il pagamento di tutti i debiti sportivi lasciati dall'attuale società. Se in seguito il nuovo sodalizio vorrà poi tentare di acquistare il marchio della società che a quel punto sarà fallita lo potrà fare nella relativa procedura fallimentare, utilizzando poi il nome A.C. Cuneo 1905 a partire dalla stagione successiva (2020/21). Nei prossimi giorni se ne saprà di più.
Samuele Mattio
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