'Non è vero che l'amministrazione non ha stigmatizzato la proposta per lo stadio'
La 'questione stadio' fa discutere il Consiglio comunale. L'assessore allo Sport Cristina Clerico: 'La commissione del 9 gennaio occasione per spostare il dibattito nelle sedi opportune'“La consigliera Cina parla di amministrazione supina di fronte a una proposta progettuale, mentre chi era presente alla Commissione ha ben chiaro che al contrario non abbiamo ritenuto consona quella stessa proposta. Non è vero che non ci sono state stigmatizzazioni. Come è già stato detto si trattava di un'idea, un “metaprogetto”: la Commissione è stata l'occasione per spostare nei locali opportuni un dibattito che al contrario, in maniera inopportuna, viveva su scambi a mezzo stampa tra Roberto Lamanna e la sottoscritta, che ribatteva alle affermazioni dell'azionista di maggioranza del Cuneo Calcio, il quale sui giornali parlava di “progetto condiviso con il Comune”. Come amministrazione volevamo chiarire ciò che stava accadendo: prima della presentazione della proposta datata 6 dicembre non c'erano stati incontri e contatti con la Res On Network”. Così l'assessore allo Sport Cristina Clerico ha replicato, durante il Consiglio comunale di stasera, all'interpellanza presentata da Silvia Maria Cina (Movimento 5 Stelle) relativamente al progetto per il nuovo stadio di Cuneo: la proposta era stata presentata in Commissione consiliare lo scorso 9 gennaio da Marco Santarelli, direttore scientifico della Res On Network. Una serata che aveva fatto discutere, una proposta sul quale diversi esperti avevano gettato più di un'ombra.
Nel testo dell'interpellanza si mettevano in dubbio le competenze dello stesso Santarelli (laureato in Filosofia) e sulla credibilità della Res On Network, citando anche l'inchiesta portata avanti dalla nostra testata: “Innanzitutto da chi viene a presentare un progetto per uno stadio mi aspetto che sia laureato in quel settore. Inoltre da visura camerale che abbiamo effettuato risulta che la Res On Network abbia capitale sociale di un euro e che il signor Santarelli non ne faccia parte”, ha spiegato la consigliera Cina, che ha poi accusato l'amministrazione di aver “subìto” passivamente la situazione senza prenderne le dovute distanze.
Molto critico nei confronti dell'interpellanza Carmelo Noto: “Che film avete visto? Noi non abbiamo presentato nessuno stadio e non abbiamo avallato nessuna proposta: una società ha presentato un progetto, a fine commissione si è detto che avremmo aspettato le specifiche del progetto. Si trattava di una proposta protocollata che aveva il diritto di essere ascoltata: un Comune deve ascoltare le proposte che riceve. E noi aspettiamo proposte concrete e serie per il nuovo stadio”. “Sono l'unico che nel suo programma da candidato sindaco ha inserito la costruzione di un nuovo stadio, sono convinto che la città ne abbia bisogno. Ammazzare preventivamente ogni idea di stadio solo basandoci sui curriculum delle persone però lo trovo sbagliato”, ha commentato Beppe Lauria.
Contestualmente all'interpellanza presentata da Silvia Cina, è stata discussa anche quella firmata da Nello Fierro, dal titolo volutamente ironico: “Anche questa volta lo stadio si farà un'altra volta”. “Noi siamo per la ristrutturazione del Paschiero, ma se si deve pensare a un nuovo stadio lo si faccia con proposte attendibili. Qual è l'opinione dell'amministrazione rispetto alla proposta presentata dalla Res On Network? Il project financing è l'unica soluzione possibile per la realizzazione di questo genere di opere?”, ha chiesto Fierro. La replica della Clerico: “Il project financing non è ovviamente l'unica via percorribile, ma crediamo molto nel connubio pubblico-privato, e quindi lo teniamo in considerazione. In ogni caso si tratta di un mezzo per portare a compimento un progetto, e questo non è un progetto”.
a.d.
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