Stangata Olimpic Saluzzo, la società: 'Nel referto scritte cose che non esistono'
Squalificato fino al 31 dicembre il giocatore degli Allievi che avrebbe colpito l'arbitro. Il presidente: 'Falso, non c'è stato nessun pugno'Mano pesante del Giudice Sportivo nei confronti dell'Olimpic Saluzzo, relativamente ai fatti che sarebbero accaduti durante la gara di domenica 8 aprile contro l'Auxilium Cuneo, valida per il campionato Juniores provinciale. E' arrivata infatti una maxi-squalifica fino al 31 dicembre per F.G., calciatore che avrebbe colpito con un pugno nello stomaco l'arbitro dopo l'espulsione di un compagno. La versione era già stata smentita con forza dalla società, dopo che il direttore di gara, il signor Seldi Coku, aveva rilasciato una discussa intervista sulle pagine nazionali de “La Stampa” di martedì 10 aprile.
Alla società saluzzese, inoltre, è stata inflitta la sconfitta per 3-0 a tavolino, oltre ad un'ammenda di 100 euro (“Per pesanti offese nei confronti dell'arbitro da parte dei propri tesserati e per aver permesso ad un loro tifoso di importunarlo mentre si trovava nello spogliatoio”, si legge nel comunicato diffuso dalla Lnd). Squalifica per quattro gare per L.P., (“per aver offeso pesantemente e minacciato l'arbitro ed aver tentato di aggredirlo”), una per il F.F., autore del fallo che avrebbe generato le proteste saluzzesi durante la gara.
Ammenda di 50 euro anche per l'Auxilium Cuneo, “per aver permesso l'accesso alla zona riservata degli spogliatoi a persona non autorizzata che importunava l'arbitro e per mancata tutela nei confronti direttore di gara obbligandolo a rimanere chiuso nello spogliatoio per una ora prima di poter abbandonare l'impianto”.
Il presidente dell'Olimpic Saluzzo Carlo Calvo, preso atto dei provvedimenti del Giudice Sportivo, ribadisce la posizione della società: “Riteniamo giuste le squalifiche per il ragazzo autore del fallo e per il ragazzo che ha insultato l'arbitro, hanno sbagliato e pagheranno, mentre quella inflitta al giocatore che avrebbe colpito il direttore di gara con un pugno non sta né in cielo né in terra. C'è stata una leggera spinta, quindi anche lui merita una squalifica, ma non una pena così pesante: non c'è stato nessun pugno nello stomaco. Sicuramente valutiamo il ricorso contro questo provvedimento”. C'è poi un altro aspetto della ricostruzione dell'arbitro che non è stato “digerito” dall'Olimpic Saluzzo: “Nessuno dei nostri dirigenti lo ha minacciato o insultato costringendolo a barricarsi negli spogliatoi, questa cosa proprio non mi va giù. Nel suo referto l'arbitro ha scritto cose che non esistono”, spiega il presidente Calvo. Dopo essere approdato sulle pagine delle cronache nazionali, insomma, il “caso” è destinato a far discutere ancora.
a.d.
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