Traversa troppo bassa per un centimetro, non si gioca a Dronero. Beccacini: "Allucinante"
Il presidente della Pro commenta quanto accaduto al Filippo Drago: "Questione di rispetto per la società che ti ospita, a me piace vincere in altri modi". Il tecnico Caridi: "Arbitro troppo pignolo"Partita non giocata e probabile sconfitta a tavolino per porte non regolamentari. Quanto accaduto alla Pro Dronero ieri, domenica 9 marzo, è davvero qualcosa che non ha precedenti. La gara che i Draghi dovevano giocare sul proprio campo contro la Luese Cristo, valida per la nona giornata di ritorno del campionato di Eccellenza, non è stata disputata. Motivo? La traversa delle porte era troppo bassa. Curioso, considerando che la Pro gioca su quel campo da tantissimo tempo, con anche due partecipazioni al campionato di serie D, e nessuno aveva mai constatato l’irregolarità.
“Cosa vuole che le dica, rido per non piangere – commenta il presidente della Pro Corrado Beccacini, che il giorno dopo ci aiuta a riassumere quanto accaduto -. La Luese appena arrivata ha subito presentato una riserva scritta e gli arbitri hanno controllato le misure delle porte. C’era una differenza di alcuni centimetri in entrambe le porte, ci siamo messi al lavoro per rimediare cercando di livellare il terreno di gioco. Siamo riusciti a farlo per la porta vicina all’ingresso, per cui avevamo l’ok della terna, poi siamo passati all’altra, che al controllo dell’arbitro risultava ancora non regolamentare in un punto per un centimetro. Avremmo risolto il problema in un attimo, ma erano scaduti i 45 minuti di tolleranza dall’orario di inizio gara, e l’arbitro ci ha detto che non si sarebbe giocato”.
Amare le conclusioni del presidente: “Il campo è stato omologato per la serie D nelle stagioni 2013/2014 e 2018/2019, e solo il giorno prima è stata giocata regolarmente una partita del campionato Juniores. Io seguo sempre la squadra anche in trasferta, ho visto campi disastrosi con avvallamenti e rattoppi in prossimità delle porte ma mai ci siamo permessi di avanzare dubbi. È una questione di rispetto per la società che ti ospita e per la Federazione che ha omologato quel campo, oltre al fatto che a me piace ottenere i risultati sul campo e non con una vicenda da Striscia la Notizia. Quello che è accaduto è allucinante”.
Riesce a trovare un po' di ironia su quanto accaduto anche l’allenatore della Pro Dronero Antonio Caridi: “Quello che abbiamo scoperto è che le porte del campo di Dronero non sono mai state a norma. Nella mia carriera da giocatore e da allenatore, una cosa così non mi è mai successa, anche perché solitamente uno arriva al campo per giocare le partite, non per misurare le porte. Scherzi a parte, lo accettiamo perché il regolamento è regolamento, però credo che l’arbitro sia stato un po’ troppo pignolo. Mancava un centimetro, ci siamo dati da fare in tutti i modi per mettere a posto la situazione e provare a giocare. Dispiace, tra i ragazzi c’era delusione perché avevano voglia di giocare questa partita, l’avevamo preparata bene”.
Il tecnico non è però così sicuro della sconfitta a tavolino: “Per tutti abbiamo già perso la partita, ma recentemente abbiamo visto decisioni del Giudice Sportivo che hanno sorpreso tutti. Noi ci siamo dati da fare per provare a giocare la gara in tutti i modi. Se la società vuole andare avanti, magari una speranza potrebbe esserci”.
g.d.

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