Un patentino europeo per i maestri di sci
A Bruxelles un incontro organizzato dall’eurodeputato albese Alberto Cirio: 'Bisogna tutelare la professionalità e garantire la sicurezza'
Istituire la figura del “maestro di sci europeo” e un patentino di abilitazione con regole uguali per tutti coloro esercitino la professione all’interno dei Paesi Ue: è la richiesta fatta dalla categoria al presidente dell’Europarlamento Antonio Tajani. All’incontro a Bruxelles, organizzato dall’eurodeputato Alberto Cirio, hanno preso parte il presidente e il vice presidente del Collegio nazionale dei maestri di Sci, Luciano Magnani e Beppe Cuc.
"Quella del maestro di sci è una professione importante per il sistemo turistico e montano del nostro Paese - sottolinea Alberto Cirio -. Va valorizzata, ma anche tutelata dal rischio di una concorrenza sleale. È il caso, ad esempio, degli istruttori stranieri che accompagnano le comitive in arrivo dall’Est Europa e danno lezione sulle nostre piste, senza avere però gli standard di professionalità richiesti ai maestri di sci italiani. Un danno lavorativo per i nostri istruttori, ma anche un rischio per la sicurezza dei tanti sciatori che scelgono le vette dell’Italia".
"I 15 mila maestri di sci italiani - sottolinea Luciano Magnani, presidente del Collegio Nazionale - sono ben consapevoli della necessità di istituire una figura professionale europea e questo incontro con il presidente del Parlamento Ue Tajani ci auguriamo porti i frutti che da tanto tempo auspichiamo".
"Dal 2012 è attivo un progetto pilota a cui in modo sperimentale hanno già aderito 11 Paesi Ue, condividendo regole comuni per questa figura professionale - sottolinea Beppe Cuc, vice presidente del Collegio Nazionale dei Maestri di Sci e presidente del Collegio della Valle d’Aosta - Dopo anni di intenso lavoro ci auguriamo che il progetto possa diventare permanente e valido in tutta Europa. Servono regole chiare per garantire il futuro di questa professione".
"Quella del maestro di sci è una professione importante per il sistemo turistico e montano del nostro Paese - sottolinea Alberto Cirio -. Va valorizzata, ma anche tutelata dal rischio di una concorrenza sleale. È il caso, ad esempio, degli istruttori stranieri che accompagnano le comitive in arrivo dall’Est Europa e danno lezione sulle nostre piste, senza avere però gli standard di professionalità richiesti ai maestri di sci italiani. Un danno lavorativo per i nostri istruttori, ma anche un rischio per la sicurezza dei tanti sciatori che scelgono le vette dell’Italia".
"I 15 mila maestri di sci italiani - sottolinea Luciano Magnani, presidente del Collegio Nazionale - sono ben consapevoli della necessità di istituire una figura professionale europea e questo incontro con il presidente del Parlamento Ue Tajani ci auguriamo porti i frutti che da tanto tempo auspichiamo".
"Dal 2012 è attivo un progetto pilota a cui in modo sperimentale hanno già aderito 11 Paesi Ue, condividendo regole comuni per questa figura professionale - sottolinea Beppe Cuc, vice presidente del Collegio Nazionale dei Maestri di Sci e presidente del Collegio della Valle d’Aosta - Dopo anni di intenso lavoro ci auguriamo che il progetto possa diventare permanente e valido in tutta Europa. Servono regole chiare per garantire il futuro di questa professione".
c.s.
CUNEO Alberto Cirio - Antonio Tajani - Bruxelles - Eurodeputato - Luciano Magnani