Gemello debutta in Serie A, Viassi: "Una grande soddisfazione per tutto il Fossano"
Parla il tecnico che lanciò il portiere in Promozione a 15 anni: "L'avevo previsto? Se sapessi riconoscere tutti i quindicenni che arriveranno in A non sarei al Fossano, ma al Real Madrid"“Una grande soddisfazione per tutto il Fossano, vediamo premiato il lavoro sui giovani che portiamo avanti da anni. Ovviamente i risultati non si possono vedere subito, la crescita di un calciatore passa attraverso diverse tappe, ma facendolo debuttare a 15 anni in Promozione gli abbiamo sicuramente permesso di avere una certa attenzione da parte dell’ambiente”. A parlare è Fabrizio Viassi, allenatore del Fossano, tecnico che nel 2015 lanciò Luca Gemello, allora appena quindicenne, come titolare nel campionato di Promozione. Da allora sono passati meno di sette anni: il portiere classe 2000 è passato attraverso le giovanili del Torino, poi per due prestiti in Serie C (Fermana e Renate) e ieri sera, durante Torino-Fiorentina, ha debuttato in Serie A con i granata. Un esordio da sogno per il giovane fossanese, che ha mantenuto inviolata la sua porta nel rotondo 4-0 dei suoi.
Soddisfatto, come detto, il tecnico che per primo gli ha dato fiducia tra i “grandi”: “Siamo contenti, questo dimostra la bontà del nostro lavoro. Poi, è chiaro, Luca ci ha messo del suo. La giovane età non basta per emergere: lui aveva grandi qualità, infatti quando passò al Toro su di lui c’erano anche il Genoa e altre società professionistiche”. Poi un “consiglio”: “Mi piacerebbe che ora trovasse continuità negli anni: deve considerare il debutto in A come un traguardo parziale, deve essere contento ma continuare a lavorare per migliorare, anche quando rientreranno i portieri ‘vecchi’ del Torino. A lui però l’umiltà non manca: la scorsa primavera era a Gozzano, in tribuna a tifare per il Fossano durante una partita decisiva per la nostra salvezza. È un ragazzo che non dimentica da dove è partito”.
Viassi, come detto, fu il primo a lanciare Gemello tra i “grandi” e credere nelle sue qualità, ma il traguardo della Serie A, in qualche modo, sorprende anche lui: “Sapevo che sarebbe diventato un buon portiere, ma la Serie A è qualcosa di eccezionale. Ora tutti gli diranno ‘Io l’avevo detto’, ma io sarei ipocrita se dicessi che l’avevo previsto. Se fossi in grado di riconoscere tutti i quindicenni che arriveranno in Serie A non sarei al Fossano, ma al Real Madrid”.
Redazione
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