Sport, via libera alle partite con spettatori solo nella serie A di calcio. Ma il Piemonte non ci sta
Cirio e l’assessore Ricca hanno sottolineato la necessità di tutelare anche le altre discipline e i campionati amatoriali e semiprofessionisticiIn Piemonte, come previsto dal governo, è possibile da oggi (domenica 20 settembre) tornare a giocare il campionato di Serie A di calcio in presenza di pubblico.
Lo ha comunicato il presidente della Regione Alberto Cirio che a tale proposito, in accordo con l’assessore allo Sport Fabrizio Ricca, firmerà nelle prossime ore una ordinanza. Sarà consentita, in base a quanto definito dal Cts, una presenza di massimo 1.000 persone e nel rispetto di rigidi protocolli di sicurezza.
Il presidente e l’assessore sottolineano che il Piemonte stava già lavorando ad una ordinanza per riaprire al pubblico tutti gli eventi sportivi, anche dilettantistici, grazie al lavoro e alla collaborazione con il Comitato Piemonte della Figc-Lnd e le altre federazioni sportive piemontesi, come volley e basket.
Ma il governo ha voluto convocare alle 17,30 di ieri i presidenti di Regione per comunicare che alla luce delle attuali condizioni epidemiologiche del Paese, così come rilevate dal Cts, sia il ministero della Salute che quello dello Sport erano contrari a dare il via libera ad eventi continuativi in presenza di pubblico, ad eccezione della Serie A di calcio. Ha chiesto quindi alle Regioni di recepire in via sperimentale questa indicazione, per dare uniformità alla situazione del campionato di calcio a livello nazionale. Cirio e Ricca sottolineano che il Piemonte ha preso atto dell’indicazione del governo, dando disposizioni in tal senso.
In sede di conferenza il Piemonte ha sottolineato, però, “la necessità di tutelare anche le altre categorie di campionato e le realtà amatoriali e semi professioniste che rappresentano un tessuto sportivo vitale nelle nostre comunità”. Per questo si è proposto durante la riunione di utilizzare dei parametri percentuali tra lo spazio disponibile e il pubblico, sia all’aperto che negli impianti sportivi al chiuso, prevedendo ad esempio un riempimento al 25%. Proposta che il governo non ha al momento accolto, alla luce del parere contrario del Cts, ma che si è impegnato ad affrontare con il ministro dello Sport già da lunedì.
c.s.
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