Tennis, Emilio Sanchez a Lagnasco in VTT per due giornate tutte da raccontare
L'ex tennista spagnolo è stato settimo nel ranking ATP in singolare, primo in doppioDue giorni speciali alla VTT di Lagnasco, presso il Tennistadium, con la Festa di Fine Estate e un clinic tenuto da Emilio Sanchez, ex numero 7 del mondo in singolare e già numero 1 ATP in doppio. Protagonisti della prima giornata i ragazzi della Scuola Tennis VTT, divisi in sei squadre, che hanno giocato e festeggiato fin dal mattino di venerdì 6 settembre, con in primo piano i valori del tennis e dello sport, da sempre curati nel dettaglio dalla dirigenza del centro. Alle 17,30, alla presenza del grande campione spagnolo che oggi è impegnato nell’Accademia che porta il proprio nome con sedi operative a Barcellona e in Florida, c’è stato il momento istituzionale, al quale hanno partecipato anche i sindaci di Lagnasco (Roberto Dalmazzo) e Bagnolo Piemonte (Roberto Baldi), con tanto di bilancio della stagione appena conclusa e il lancio di quella 2024-2025 che vedrà alcune importanti novità.
A presentarle sono stati i tecnici e dirigenti Duccio Castellano ed Enrico Gramaglia: “Siamo contenti dei risultati raggiunti ma vogliamo sempre migliorare e offrire il massimo alla nostra utenza. Con i nostri giovani allievi, in particolare, abbiamo da poco iniziato dei test specifici che avranno quale risultato un report settimanale che verrà inviato alle rispettive famiglie. Le stesse verranno coinvolte mensilmente in colloqui finalizzati alla totale condivisione del lavoro svolto. In prima linea anche la videonalisi con il dettaglio dei lavori eseguiti con e dagli allievi”. Ripercorse le principali tappe anche organizzative del 2023-2024, che ha avuto nello scorso dicembre la punta di diamante nei Campionati Italiani under 16 maschili e femminili. Ricca la serie di eventi ospitati in struttura, ormai pronta al raddoppio per una serie di servizi offerti ai soci di sempre maggior livello e sotto ogni profilo. La qualità del lavoro trova esternazione anche nei risultati dei giovani della scuola tennis. Sono stati in sei in più categorie a qualificarsi per il Master del circuito Kinder Joy of Moving disputato a fine luglio in tre circoli laziali. Tra i momenti da ricordare anche la settimana dei giovani presso il Centro Tecnico Federale del Brallo.
In sedici hanno partecipato accompagnati da alcuni componenti dello staff VTT. Una crescita costante in sinergia con l’impegno della proprietà, rappresentata da Claudio Rosatello: “Grazie al grande lavoro della dirigenza – ha detto – abbiamo ottenuto risultati importanti e siamo pronti a raddoppiare”. In struttura si allena regolarmente Camilla Rosatello, top 100 WTA in doppio. Sul fronte prettamente agonistico dal 14 al 29 settembre è in calendario alla VTT la tappa provinciale delle prequalificazioni al BNL. Protagonisti in campo i 4.a categoria (maschile) in singolare e doppio, che si sfideranno con l’obiettivo di essere tra i protagonisti degli Internazionali BNL d’Italia del prossimo anno. Un sogno che parte anche da Lagnasco e potrebbe condurre i migliori a vivere la magica atmosfera di Roma, passando per le diverse tappe del circuito, che diventerà poi regionale e nazionale.
La parola in chiusura della Festa di Fine Estate è passata a Emilio Sanchez: “Sono favorevolmente sorpreso dalla professionalità del centro che cura ogni passaggio della crescita di un allievo come si usa fare nelle grandi accademie. Siete fortunati a potervi formare – ha detto ai ragazzi – in una realtà così virtuosa. Il tennis e lo sport sono una metafora della vita. Il campo aiuta a confrontarsi e imparare tante cose, dalla disciplina all’atteggiamento. Una cosa fondamentale è imparare a perdere. Si lotta ovviamente per vincere ma in pochi riescono a farlo e tutti, anche ad alto livello, perdono. Prendiamo gli US Open ancora in corso. Sono rimasti in due nel maschile e nel femminile. Erano partiti in 128 nei tabelloni di qualificazione e altrettanti nei main draw. La sconfitta fa dunque parte del gioco e occorre abituarsi a metabolizzarla, per crescere come atleti ma soprattutto come persone. Nelle Accademie moderne inoltre si dà importanza al tennis ma anche alla formazione scolastica degli allievi e alla VTT il principio è lo stesso. Quando ero ragazzo e mi stavo avvicinando al tennis professionistico ho sempre proseguito gli studi, anche sottoponendomi a ore e ore di spostamento dalla sede di studio ai campi. Poter fare entrambe le cose in una stessa struttura è fantastico. Il tennis di alto livello, così lo sport in genere, è molto selettivo. Ogni anno, salvo eccezioni, si affacciano nei top 100 ATP non più di cinque elementi, a dimostrazione di quanto sia difficile arrivare. Provare a farlo attraverso un percorso didattico e formativo completo, come capita alla VTT, è un’occasione unica. Complimenti, dico alla dirigenza e allo staff della VTT e in “bocca al lupo” per il vostro prezioso lavoro. In una realtà come la vostra si respira aria di grande tennis e grandi cose. Continuate sulla strada tracciata”.
Questa mattina, spazio al clinic, dalle 9. Grande energia in campo e fuori con Emilio Sanchez e i maestri della VTT impegnati a dare il meglio agli oltre 40 partecipanti, appassionati e dei più disparati livelli di gioco: “L’importanza della posizione in campo è la caratteristica della scuola spagnola – ha esordito Sanchez – e quindi del movimento dei piedi per poterla acquisire in ogni fase di gioco. Non è sufficiente una buona tecnica per fare la differenza. Occorre esprimerla colpendo la palla sempre in equilibrio per gestire anche le traiettorie più ostiche che possono arrivare dalla parte opposta della rete. Il ritorno a “casa base” dopo aver colpito è essenziale”. Tre ore al mattino e tre al pomeriggio all’insegna dell’intensità e delle malizie che solo un grande campione come lui può avere e trasmettere, compreso il proverbiale back: “All’inizio della mia carriera – ha ricordato – giocavo solo il rovescio in top, ma spesso venivo a trovarmi in difficoltà. Con il back, che può essere utilizzato sia in fase di contenimento che di attacco, ho cambiato marcia. Guardate anche Dimitrov oggi, che è tornato a grande livello proprio usando maggiormente questa soluzione”.
Il clinic è proseguito nel pomeriggio con esercizi in campo e momenti dedicati anche alla preparazione atletica. Al termine soddisfazione da parte di tutti e grandi sorrisi: “Ho sempre amato molto l’Italia – ha detto Emilio – perché mi sono sempre sentito come a casa e anche a Lagnasco ho provato le stesse emozioni”. E le emozioni nel tennis e nello sport fanno la differenza. Delle due giornate anche Filippo Montanari, maestro nazionale FITP, fondatore di Gotennis e rappresentante in Italia della Emilio Sanchez Academy.
c.s.
LAGNASCO Tennis