C'è la sentenza del TAR: la Saviglianese fuori dal 'Morino' nella stagione del centenario
Nuovo capitolo nella querelle giudiziaria che vede coinvolte la società rossoblù del presidente Vincenzo Brisciano e l'amministrazione comunaleAdesso lo ha stabilito anche il TAR: la Saviglianese non potrà giocare le partite della stagione del centenario, quella in corso, sul suo campo di casa, lo stadio “Ottavio Morino”. Il pronunciamento del Tribunale Amministrativo Regionale del Piemonte, infatti, ha respinto il nuovo ricorso della società del presidente Vincenzo Brisciano contro la decisione del Comune di Savigliano di non concedere ai rossoblù il diritto all'utilizzo dell'impianto. Secondo il Tar il provvedimento del Comune è “adeguatamente motivato” e non ci sono stati “pregiudizi” nei confronti della società. La querelle è nata circa un anno fa, quando l'amministrazione saviglianese diede atto ad una redistribuzione delle aree sportive adiacenti al “Morino”, con l'obiettivo di dare spazio anche alle altre realtà nate in città (tra le altre la Pro Savigliano, che milita in Prima Categoria, e l'FC Savigliano, iscritto al torneo di Terza). Brisciano e la Saviglianese si opposero da subito, comunicando l'impossibilità di liberare alcune aree occupate da materiale che non avrebbe potuto essere spostato altrove, rifiutandosi di fatto di restituirle al Comune, proprietario dei locali.
Da lì in poi la lunga contesa, sbarcata anche in Consiglio comunale, con diversi tentativi di mediazione andati a vuoto, con la decisione del Comune di non concedere l'impianto alla Saviglianese e l'approdo della vicenda nelle aule dei tribunali. A settembre il TAR, dopo un ricorso della società di Vincenzo Brisciano, aveva sospeso l'efficacia del primo provvedimento del Comune, chiedendone però uno che chiarisse le ragioni del diniego. Il Comune aveva così pubblicato un regolamento che stabiliva alcuni criteri per la concessione, non rispettati dal club rossoblù nato nel 1919, aggiungendo insomma ulteriori motivazioni per la mancata concessione dell'impianto. Contro questo regolamento era poi arrivato il nuovo ricorso della Saviglianese, che chiedeva la sospensione dell'efficacia, respinto però dal Tar, secondo il quale la società rossoblù “non ha titolo per poter utilizzare il campo”.
I “Maghi”, così, vivranno lontano dalla loro storica casa la stagione del centenario, stagione che peraltro si sta rivelando ricca di difficoltà anche sul campo: la prima squadra è attualmente al terzultimo posto in classifica nel girone F del campionato di Prima Categoria, in piena zona playout e con sole 3 vittorie in 12 gare disputate. I rossoblù, che si allenano a Levaldigi, resteranno così “in esilio” e continueranno a giocare a Cervere le loro gare casalinghe.
Soddisfazione, chiaramente, da parte dell'amministrazione comunale di Savigliano, che nella giornata di oggi, giovedì 28 novembre, ha rilasciato un comunicato stampa sulla vicenda: “Siamo soddisfatti dell’esito di questa udienza, soprattutto per quanto riguarda il merito delle motivazioni riportate dal TAR, in particolare nelle parti in cui viene affermato che il provvedimento “mette in adeguata evidenza le ragioni di interesse pubblico ritenute ostative alla concessione“ e che “non sembrano sussistere profili di sviamento di potere. Non vogliamo aggiungere altro, non vogliamo alimentare possibili polemiche e crediamo che quanto riportato nella sentenza sia sufficiente a dimostrare la bontà dell’agire dell’Amministrazione”.
a.d.
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