Alba, una corona di alloro per ricordare le vittime dell’Olocausto
Commemorati l’ex presidente Anpi Enzo Demaria e i 173 morti in campo di concentramento del territorio della diocesi albeseLa città di Alba ha celebrato questa mattina, sabato 27 gennaio, il Giorno della Memoria istituito dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite nel 2005 per commemorare le vittime della Shoah. La data scelta è quella in cui, nel 1945, venne liberato il campo di concentramento di Auschwitz.
È stata deposta una corona di alloro nel Giardino della Regina di via Roma in ricordo dei caduti nei campi di sterminio alla presenza del sindaco Carlo Bo, del presidente del Consiglio comunale Domenico Boeri, di diversi assessori e consiglieri comunali di maggioranza e opposizione, dei presidenti della sezione locale dell’A.N.P.I. Michele Cauda, dell’associazione Beato Padre Giuseppe Girotti Renato Vai, del Centro Culturale San Giuseppe Roberto Cerrato, oltre alle autorità civili e militari e ai rappresentanti delle associazioni combattentistiche.
“Sono passati 79 anni dalla liberazione di Auschwitz - ha detto il sindaco Carlo Bo -. A partire da quel giorno il mondo conobbe l’esistenza dei campi di sterminio e la follia che può raggiungere l’uomo. Ci vollero altri 60 anni perché venisse istituito il Giorno della Memoria. In questa ricorrenza siamo qui per ricordare tutte le vittime, non solo ebrei, ma anche oppositori politici, omosessuali, disabili, zingari, militari, un vero e proprio genocidio a cui ha contribuito anche il nostro Paese. Le leggi razziali del 1938 sono tra le pagine più vergognose della nostra storia. Erano 120 mila gli ebrei italiani che subirono restrizioni e che, dal ’43, vennero deportati e uccisi. In quegli anni nacquero anche i primi movimenti partigiani diversi per ideologia, ma con unico grande obiettivo, combattere il nazismo e il fascismo. Poi la Liberazione, la scelta della Repubblica, l’entrata in vigore della nostra la Costituzione nel 1948. Nel mondo, però, da allora ci sono stati molti altri genocidi. Per questo dobbiamo continuare a ricordare. Per tenere viva la memoria e tenere viva la democrazia”.
Negli altri interventi è stato ricordato Enzo Demaria, ex presidente dell’Anpi locale scomparso lo scorso anno, e anche i 173 morti nei campi di concentramento del territorio della Diocesi albese.
Le celebrazioni erano già cominciate questa settimana con il convegno su “Lo sterminio dimenticato, l’eliminazione nazista di zingari, omosessuali, portatori di handicap e altre minoranze” organizzato dall’A.N.P.I. Alba, Bra, Langhe e Roero per le classi quinte degli istituti superiori albesi con l’intervento di Luigi Garelli, direttore dell’Istituto storico della Resistenza e della Società contemporanea in provincia di Cuneo. L’Amministrazione ha portato il suo saluto con il sindaco Carlo Bo, il presidente del Consiglio comunale Domenico Boeri e l’assessore Elisa Boschiazzo.
Di seguito i prossimi appuntamenti in programma.
Domenica 28 gennaio alle ore 9.00 nella chiesa del Divin Maestro la Santa Messa in suffragio di tutte le vittime dei campi di sterminio. Alle ore 10.00 seguirà il corteo fino al cippo in ricordo di via Beato Girotti con la deposizione di una corona di alloro.
Lunedì 29 gennaio alle ore 21.00 nella sala conferenze di Palazzo Banca d’Alba la Libreria La Torre di Alba e la sezione dell’A.N.P.I. Alba, Bra, Langhe e Roero ripropongono, questa volta aperto a tutta la cittadinanza dopo gli appuntamenti con gli studenti, l’incontro “Lo sterminio dimenticato. L’eliminazione nazista di zingari, omosessuali, portatori di handicap e altre minoranze”. Interverrà nuovamente Luigi Garelli, direttore dell’Istituto Storico della Resistenza e della Società Contemporanea di Cuneo. In apertura della serata verrà proiettato il documentario intitolato “Porrajmos - Lo sterminio nazista delle popolazioni di lingua Romani”. Per i docenti partecipanti, al termine della serata, sarà rilasciata idonea certificazione riconosciuta dal MIUR ai fini dell’aggiornamento dei crediti formativi.
c.s.
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