Alba: una Santa Messa in ricordo di Padre Vincenzo Prandi nell’ambito del Giorno della Memoria
Il sacerdote albese nato nel 1892 fu martirizzato dai soldati giapponesi nelle Filippine, nel gennaio del 1945Sabato 26 gennaio nella chiesa Nostra Signora della Moretta di Alba è stata celebrata una messa in suffragio di Padre Vincenzo Prandi martirizzato dai soldati giapponesi nelle Filippine, nel gennaio del 1945. Un evento organizzato dall’associazione Padre Giuseppe Girotti in collaborazione con il Comune di Alba nell’ambito delle iniziative dedicate alla Giornata della Memoria, ogni anno il 27 gennaio.
A fine celebrazione eucaristica, condotta da don Lino Mela, è intervenuto il Sindaco di Alba Maurizio Marello, alla cerimonia con gli assessori Anna Chiara Cavallotto ed Alberto Gatto ed il consigliere Domenico Boeri, accanto al presidente dell’associazione Padre Giuseppe Girotti Renato Vai, agli Alpini, ai Bersaglieri, a rappresentanti della Guardia di Finanza, ad esponenti delle associazioni partigiane.
"Padre Vincenzo Prandi – ha spiegato il Sindaco Maurizio Marello – era albese, nato nel 1892, missionario degli Oblati di San Giuseppe, dal 1921 al 1945 esercitò il suo apostolato nelle Filippine. Nel gennaio del 1945 venne rapito, poi torturato ed ucciso barbaramente per aver difeso i suoi parrocchiani. Oggi lo ricordiamo nell’ambito delle iniziative del Giorno della Memoria dedicato alle vittime della Shoah in cui morirono milioni di ebrei, ma anche tantissime altre persone portate nei campi di concentramento ed uccise solo perché diverse. Ringrazio le associazioni che ci danno una mano a fare memoria con diverse iniziative anche nelle scuole. L’impegno di tutti noi è trasmettere questa memoria alle giovani generazioni. I campi di concentramento sono stati l’epilogo di 30 anni tremendi che l’Europa ha vissuto, in cui è maturato un odio profondo, un egoismo profondo, un’intolleranza profonda verso persone appartenenti ad altre razze, ad altre religioni. Questo è il clima che purtroppo viviamo anche oggi. La storia col passare degli anni si dimentica e proprio per questo il rischio è commettere gli stessi errori. Bisogna ricordare di non essere indifferenti di fronte all’intolleranza, di fronte all’odio, cercando di coltivare la fratellanza nelle nostre comunità, invocando l’aiuto di Padre Vincenzo che sicuramente continua ad avere un occhio di riguardo per la sua città".
c.s.
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