All’albese Nicolò Binello, medico di frontiera, il premio del Collegio Ghislieri
Da funzionario Onu si occupa di strategie per il contrasto della meningite epidemica su scala globale, con esperienze in Etiopia e Sud Sudan oltre che a LampedusaAl giovane medico albese Nicolò Binello, laureatosi a Pavia, va il premio Ghislieri junior assegnato annualmente dall’Associazione Alunni del Collegio Ghislieri. Binello, ghisleriano dal 2007, è specialista in medicina interna con uno spiccato interesse per la salute globale: funzionario ONU, ricopre la carica di Technical Officer presso la sede centrale dell’OMS, occupandosi di strategie per contrastare la meningite epidemica su scala globale, con particolare attenzione all’Africa sub-sahariana, dove ha in passato personalmente coordinato i reparti di medicina di due ospedali rurali in Etiopia e Sud Sudan. Ha lavorato anche a Lampedusa con Medici Senza Frontiere, offrendo supporto e assistenza medica agli immigrati sbarcati.
Frontiere di vita è il tema del Premio Ghislieri 2024, giunto alla sua tredicesima edizione. Il riconoscimento è assegnato nella categoria senior, alla carriera, a Mario Viganò, ghisleriano dal 1956, che negli anni Ottanta ha dato il via a un inarrestabile progresso della medicina. Dopo la laurea presso l’Università di Pavia, il professor Viganò ha diretto la Cardiochirurgia del Policlinico San Matteo ed effettuato, in Italia, il secondo trapianto di cuore in assoluto (1985), il primo trapianto eterotopico di cuore (1986), il primo impianto di cuore artificiale extracorporeo (1987), il primo trapianto cuore-polmone (1991).
La premiazione ufficiale avverrà giovedì 3 ottobre presso l’Aula Magna del Collegio Ghislieri a Pavia, nel corso di una cerimonia pubblica alla quale presenzieranno esponenti del mondo accademico, imprenditoriale, professionale e istituzionale.
Redazione
ALBA