Da Levaldigi alla Turchia per soccorrere i terremotati
Il team della Maxiemergenza è composto da 76 medici, infermieri e tecnici. Presterà servizio nell’ospedale da campo allestito dalla Regione Piemonte ad AntiochiaSono partiti questa mattina dall’aeroporto di Cuneo Levaldigi i due aerei della Guardia di Finanza con a bordo il team sanitario della Maxiemergenza della Regione Piemonte alla volta della Turchia, dove l’organico sarà impiegato nell’ospedale da campo Emergency medical team type 2 (Emt2) messo a disposizione dalla stessa Regione per il soccorso dei terremotati turchi.
L’ospedale è arrivato ieri al porto di Alessandretta, trasportato dalla nave militare San Marco, insieme ad oltre 40 volontari della Protezione civile del Piemonte, che ne stanno curando l’allestimento nell’area di un impianto sportivo vicino all’ospedale di Antiochia distrutto dal terremoto.
A salutare la partenza dei sanitari piemontesi della Maxiemergenza, sono intervenuti il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio e l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi.
“Aiutare chi ha bisogno non è solo un dovere istituzionale - ha detto il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio -, ma un dovere etico e morale, scritto nel cuore di ognuno di noi. A un anno dai voli che da Torino partivano per andare a prendere i bambini e i ragazzi malati di cancro dell’Ucraina per curarli in Piemonte al Regina Margherita, oggi il nostro ospedale da campo per le emergenze internazionali parte per prestare soccorso alle popolazioni terremotate della Turchia. Diciamo grazie ai nostri sanitari e ai nostri volontari della Protezione civile che rappresentano l’orgoglio piemontese e italiano nel mondo”.
Al gruppo riunito sulla pista di decollo, è giunto anche il messaggio di ringraziamento che il capo del Dipartimento della Protezione civile nazionale Fabrizio Curcio ha affidato alla lettura dello stesso presidente Cirio.
“Ringrazio il personale sanitario piemontese - ha osservato l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi -, che ancora una volta si è dimostrato pronto a rispondere con generosità e grande spirito di servizio all’ennesima chiamata della Protezione civile nazionale sul fronte delle catastrofi che maggiormente richiedono soccorsi sanitari tempestivi ed efficaci. Mettiamo a disposizione della Comunità internazionale le migliori professionalità sanitarie della nostra Regione, l’ospedale da campo Emergency Medical Team Type 2 (Emt2) del Piemonte è unico in Italia e tra le dodici strutture di questo genere al mondo”.
L’OSPEDALE DA CAMPO EMT2 DELLA REGIONE PIEMONTE
Nello specifico, l’ospedale da campo Emt2 della Regione Piemonte è costituito da 14 tende per strutture mediche (una tenda per Triage/accettazione, due Pronto Soccorso, una Unità di terapia intensiva con 4 posti letto, una sterilizzazione e presala operatoria, una sala operatoria, una sala parto naturale/cesareo convertibile in seconda sala operatoria, tre degenze da 20 posti letto, una sala radiologica/laboratorio analisi, una tenda di isolamento per malati infettivi con 2 posti letto, una farmacia/magazzino, un obitorio e una tenda di comando per direzione sanitaria e logistica), oltre a 16 tende per servizi e logistica (otto dormitori, un dormitorio diurno per personale turno notte, una tenda per cucina, due tende per refettorio, una tenda docce, una tenda per lavanderia e due tende relax).
A queste, si aggiungono 15 tende bagno con cabine singole per personale e degenti, tre generatori elettrici, un impianto elettrico campale dotato di selettività verticale ed orizzontale, trasformatore di isolamento per sala operatoria, UPS per sala operatoria, ICU e laboratorio/radiologia, un impianto idraulico campale composto da serbatoi flessibili, sistema acqua fredda e calda, un sistema di purificazione e potabilizzazione dell'acqua per 3000 l/h, un produttore di ossigeno PSA 6000 Litri/ora, una cucina attrezzata per 100 persone a pasto, approvvigionamento alimentare per 7‐10 giorni e un veicolo trainante dotato di carrello elevatore.
L’ospedale, del volume complessivo equivalente a una trentina di container, sarà allestito su una superficie di almeno 4.000 metri quadrati.
IL TEAM SANITARIO
Il team sanitario, coordinato da Mario Raviolo della Maxiemergenza della Regione Piemonte, è composto da 76 persone: un team leader (chirurgo), un deputy team leader (chirurgo), un medico infettivologo, quattro medici urgentisti, un medico pediatra, cinque medici anestesisti, quattro chirurghi, tre chirurghi ortopedici, due ginecologi, un’ostetrica, un fisioterapista, trentuno infermieri (inclusi coordinatori, strumentisti, infermieri sala operatoria), due tecnici di radiologia, due tecnici di laboratorio, un assistente amministrativo, un ingegnere, tre tecnici logisti e dodici tecnici logistici afferenti al Coordinamento regionale del Volontariato di Protezione Civile.
“Contiamo di rendere l’ospedale completamente operativo entro venerdi sera - ha spiegato il coordinatore del team, Mario Raviolo -, sappiamo di intervenire in una delle zone più disastrate del Paese, ma siamo preparati a farlo, grazie all’esperienza maturata in molti anni di attività. Il governo turco ha già preso contatti con la nostra Organizzazione per organizzare l’accesso dei pazienti all’ospedale”.
c.s.
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