Dalle Langhe a Phuket con un film che fa incetta di premi internazionali
Il regista di “Le ragioni dell’altro” Victor Vegan è originario di Monforte d’Alba: “Lì sono le mie radici e ci torno spesso: i suoi paesaggi sono fonte di ispirazione”Parla anche un po’ langarolo, il film “Le ragioni dell’altro”, una delle opere più premiate nel 2023, a livello internazionale, guadagnando riconoscimenti in importanti contest online, dato che il regista Victor Vegan - al secolo Loris Fiore - abita a Chivasso, nel Torinese ma è originario delle Langhe. I premi internazionali ne includono due al Myanmar Film Critics Award birmano, uno al Phuket International Film Festival tailandese, uno al Mont. Blanc International Film Festival di Parigi e uno al 14esimo Global Cinefest di Lisbona.
“La mia famiglia, da parte di papà arriva da Monforte da Alba ed infatti il mio cognome ha origini occitane - spiega -. Amo molto il Piemonte e nelle Langhe vado spesso: il suo bellissimo paesaggio è grande fonte di ispirazione per me”.
La storia segue Raffaele Valenti (interpretato da Marco Serra Degani), professore di storia dell’arte che, si trasferisce a Chivasso, dove si innamora di una collega, Edwige Andreone (Chiara Piscitelli), e investe in un mobilificio l’eredità materna. Nonostante le sue origini avventiste, Raffaele si avvicina alla storia della Chiesa cattolica mentre studia la vita del Beato Angelo Carletti e della Beata Bartolomea Carletti (interpretata da Chiara Barra e da Marta Accomando come la Beata da bambina), esplorando così la sua relazione personale con la fede e i pregiudizi.
“Il film - racconta il regista Victor Vegan - è stato girato principalmente a Chivasso, mentre le scene d'epoca sono state realizzate in due suggestive location: il castello di Sannazzaro a Giarole, in provincia di Alessandria, e persino il ricetto di Candelo, nei pressi di Biella. Entrambi luoghi suggestivi che mi hanno offerto uno sfondo ricco e coinvolgente”.
Il film tocca diverse tematiche, fra queste la Chiesa Valdese con particolare riferimento al comune calabrese di Guardia Piemontese (Cosenza). Viene arricchito dalla conoscenza di Giorgio Baietti e Giuseppe Schippa al riguardo dei cristiani catari, Maria Maddalena, San Francesco e Chiara d’Assisi.
NaMur
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