Il centro diurno 'Rosaspina' di Sommariva Bosco ha compiuto dieci anni
Il 22 giugno 2009 il centro della cooperativa sociale Alice veniva inaugurato nei locali dell’ex-asiloDieci anni di Rosaspina. Il 22 giugno 2009 il centro diurno della cooperativa sociale Alice veniva inaugurato nei locali dell’ex-asilo di Sommariva Bosco, da tempo inutilizzati e abbandonati, messi a disposizione dalla proprietà, la vicina casa di riposo Ospedale Ricovero. Un anniversario che utenti, famiglie, operatori e volontari hanno festeggiato insieme nei giorni scorsi. I ragazzi hanno messo in scena "La bella addormentata nel bosco" in omaggio al nome scelto per la loro struttura, uno spettacolo preparato durante il laboratorio con i volontari dell’associazione Angeli di Ninfa. Poi una danza rinascimentale messa a punto con l’insegnante di balli occitani. Infine, il concerto della Periferia Band di Bra di fronte a un centinaio di ospiti.
"Dieci anni di strada significano un sacco di persone passate di qui - commenta la responsabile Angela Olivero -, volontari, collaboratori, ospiti. Ognuno ha dato il suo contributo e lasciato la sua impronta". Gli utenti oggi sono 18, persone con disabilità tra i 18 e i 65 anni, tutti del territorio braidese, gli operatori 6 e il centro diurno è aperto tutti i giorni dalle 9 alle 16,30. I punti di forza? "Una squadra giovane, motivata e competente - dicono da Rosaspina - e l’integrazione con il territorio attraverso le attività e le sinergie che sono nate". Gli utenti hanno la possibilità di partecipare a laboratori, come quelli di informatica, falegnameria, fotografia. Tra le attività esterne la gestione di alcune aree verdi cittadine, sport, distribuzione di locandine. Stretta la collaborazione con il comune di Sommariva e con i centri diurni del territorio, con cui vengono organizzate annualmente giornate sportive e ludiche e attività sul territorio. Ora con la bella stagione, spazio alle attività più rilassanti: piscina, yoga della risata, zumba e gite fuori porta.
Il futuro? "Alcuni educatori e molti utenti sono qui dall’inizio - raccontano -. Gli ultimi inserimenti di ragazzi giovani, invece, ci hanno spronati a rimetterci nuovamente in gioco e a ripensare le attività in base alle età e alle esigenze degli ospiti. Le porte qui a Rosaspina sono sempre aperte per chiunque voglia venire a vedere quello che facciamo”. Proprio per guardare ai prossimi anni con lo stesso entusiasmo di dieci anni fa, quando era stata inaugurata la struttura e piantato un melograno, la cooperativa sociale Alice, con il suo presidente Tamara Contini, ha voluto regalare un secondo albero da piantare in giardino, un acero da curare e far crescere insieme al Centro diurno.
c.s.
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