Il Centro ricci di Novello ha bisogno di aiuto: un appello ai volontari
Tre dipendenti su cinque in malattia e pochi collaboratori a disposizione. Il dottor Massimo Vacchetta scrive: “Centosettanta ricci non possono essere abbandonati”È una “lotta in trincea” quella che il Centro recupero ricci ‘La Ninna’ di Novello sta affrontando in questi giorni. Lo scrive il responsabile del centro, il veterinario Massimo Vacchetta, che dal 2014 si occupa della cura e della riabilitazione di questi piccoli mammiferi, diversi dei quali non in condizione di essere reimmessi in natura.
“Quasi più nessun volontario disponibile, tre dipendenti su cinque in malattia, tutti con acciacchi fisici... ma i 170 ricci non possono essere abbandonati!” scrive il dottor Vacchetta, lanciando un appello a chiunque possa dare una mano in questo periodo complicato dalla recrudescenza del Covid e dalle festività concomitanti.
“Spero di avere le forze e la salute per reggere tutto questo ma, onestamente, io più di così non so cosa fare. Tanta gente in giro e in vacanza, quasi nessuno ad aiutare: questo la dice lunga sulla nostra società” è lo sfogo del “San Francesco dei ricci”, come è stato ribattezzato in un documentario di Alessandro Ingaria premiato di recente al Pet Carpet Film Festival di Roma.
Vacchetta lancia un appello che, dice, “ormai è quasi un grido disperato”. Se qualcuno può dare una mano, facendo volontariato presso il Centro di Novello, può contattare il responsabile con un messaggio WhatsApp al seguente numero: 3497142916.
Redazione
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