Il Comune di Barbaresco ripristina l’antica Tartufaia
L’inaugurazione prevede la titolazione al commendator Roberto Ponzio: fu tra i primi a intuire come la tutela del tartufo passasse anche per la cura dei boschiGrazie all’amministrazione comunale e all’intervento del Corpo Forestale regionale una delle più antiche tartufaie del posto, ubicata sotto la Torre di Barbaresco, è stata ripristinata e dotata di pannelli dedicati alle specie arboree e fungine, alle piante comari (che aiutano lo sviluppo dei tartufi) e a quelle antagoniste del tuber, oltre ad altre curiosità. In seguito all’importante intervento di pulizia e risistemazione, fortemente voluto dal sindaco Mario Zoppi che ne ha seguito personalmente il progetto in tutti i passaggi fino alla sua ultimazione, i 3 ettari circa di terreno adesso potranno essere utilizzati per finalità didattiche a favore dei conduttori e dei tecnici locali. La tartufaia sarà inaugurata il 26 novembre alle 11 e verrà intitolata ad un grande personaggio del territorio: il commendator Roberto Ponzio (1923-2008).
“Si tratta di un doveroso riconoscimento al ‘Re dei tartufi di Alba’, da parte della nostra amministrazione civica - dice il sindaco Mario Zoppi - a nome dell’intera comunità barbareschese, perché già all’epoca aveva attivato un percorso culturale di sensibilità facendo notare come la tutela del tartufo fosse parte integrante di una cura ambientale ad ampio spettro che passa attraverso la cura dei boschi e delle aree marginali. Il commendator Ponzio con competenza, intuito e determinazione, ha creduto nella qualità e all’eccellenza di un prodotto locale che ha fatto conoscere Alba ed il suo territorio nel mondo. Voglio ricordare una sua frase, divenuta un motto e che ora campeggia nel museo a lui consacrato: ‘No alberi, no tartufo’”.
“La mia famiglia - prosegue l’avvocato Roberto Ponzio, figlio del commendator Roberto - è orgogliosa e grata all’amministrazione comunale di Barbaresco per l’intestazione e constata con piacere che la creazione di tartufaie a lui dedicate si stanno diffondendo sempre di più. Tutto questo rappresenta un riconoscimento alla memoria di mio padre, pioniere nell’ammonire sulla minaccia rappresentata dai rischi ambientali, dai danni indotti dal disboscamento e dall’utilizzo di pesticidi e anticrittogamici in agricoltura. Ma parliamo anche e soprattutto di un riconoscimento ad una figura che non ieri, ma già 60 anni fa invitava al rispetto dell’ambiente, dell’armonia contro ogni disboscamento allertando sul pericolo di un deficit produttivo. Questo è in omaggio a un rapporto, quello che per tutta la sua esistenza ha legato mio padre a questa eccellenza, rievocato ancora recentemente con l’intitolazione alla sua memoria della galleria interna al complesso della Maddalena, luogo che storicamente accoglieva il mercato del tartufo più importante della zona”.
Il commendator Roberto Ponzio, nato a Neive il 9 settembre 1923, era celebre per la qualità dei prodotti locali che abbinava al tartufo, nel suo piccolo negozio, tappa obbligata e prestigiosa per i buongustai provenienti da tutto il mondo. Valorizzò il tartufo bianco d’Alba e la città inviando, nel decennio dal 1958 al 1968, stupendi esemplari ad illustri personaggi italiani ed esteri. Omaggiò il presidente della Repubblica Giovanni Gronchi in visita ad Alba nel 1957, la regina Elisabetta d’Inghilterra, re Baldovino del Belgio, i presidenti Charles De Gaulle, Antonio Segni, Giuseppe Saragat, Richard Nixon, Mina. Nella sua raccolta di memorie emergono tante lettere di ringraziamento e articoli di giornali nazionali ed esteri. Nel febbraio del 2006 riceve dal sindaco di Alba, Giuseppe Rossetto un attestato di benemerenza al commendator Roberto Ponzio per l’impegno speso nella promozione del Tartufo Bianco di Alba.
c.s.
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