Il progetto R@dhome si estende a tutto il Piemonte: radiologia domiciliare per malati cronici e non autosufficienti
L'attività gestita dal Centro di riferimento regionale della Città della Salute fino ad oggi era destinata quasi esclusivamente ai pazienti della città di TorinoEntro la fine del 2019 verrà estesa a tutto il Piemonte l’attività di radiologia domiciliare R@dhome, gestita dal Centro di riferimento regionale della Città della Salute e fino ad oggi destinata quasi esclusivamente ai pazienti della città di Torino. Si tratta di un progetto finanziato dal 2016 dalla Regione Piemonte - con un investimento di 230mila euro l’anno - e rivolto ai malati affetti da gravi patologie croniche, ai pazienti disabili o in condizioni di non autosufficienza, che dunque hanno grande difficoltà nel raggiungere le strutture sanitarie. Attraverso questo servizio gli esami vengono effettuati direttamente al domicilio dei malati.
La delibera dell’assessore regionale alla Sanità, approvata questa mattina dalla Giunta regionale, dà quindi mandato al Centro della Città della Salute di Torino, diretto dal dottor Ottavio Davini, di presentare entro il mese di ottobre un piano per l’estensione a tutto il territorio piemontese del progetto R@dhome. Verrà inoltre avviata anche una sperimentazione in quattro istituti penitenziari (Cuneo, Fossano, Alba e Asti) destinata alla popolazione carceraria. Dal 2016 al 2018 hanno già usufruito del servizio circa 2.000 pazienti residenti a Torino, nella quasi totalità per la radiografia del torace oppure per la radiografia dei segmenti ossei, ed è stata avviata l’attività nel territorio dell’Asl Cn2, con circa 200 esami effettuati.
c.s.
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