La Gravidanza e i suoi cambiamenti
A tu per tu con l’ostetrica
“Il Primo Trimestre di gravidanza viene spesso definito come il “Trimestre del Caos”: un disordine necessario che porterà con sé un nuovo equilibrio nella ridefinizione dei propri molteplici ruoli da parte della donna.”
L’inizio della gravidanza è un evento destabilizzante. Diversamente dal sogno del bambino, la realtà della sua presenza irrompe con la violenza della realtà immutabile, spezza l’equilibrio precedente e mette subito in gioco i sistemi di adattamento, nella ricerca di una risposta. Crea caos, eccitazione e l’immediata reazione del fare, mentre la fisiologia della gravidanza spinge al “non fare”. Il processo principale è il radicamento del bambino e l’apertura di uno spazio nuovo nella donna per lui e per se stessa, con il relativo adattamento familiare e sociale, richiede rallentamento, rilassamento, accettazione e apertura graduale. Un buon adattamento fisiologico facilita la gravidanza nelle fase successive. Il primo trimestre è un periodo di “cova”, dove ogni interferenza può disturbare il delicato processo dell’annidamento, è importante quindi che la donna e la coppia sia sostenuta, attraverso informazioni, prospettando i ritmi e contenendo le paure e le preoccupazioni, creando così fiducia che permetterà l’affidamento e l’abbandono. Il dialogo biochimico tra madre e bambino è molto intenso in questo periodo, il bambino modifica tutte le attività fisiologiche della madre, prende letteralmente possesso di lei, di ogni sua cellula, la occupa, la modifica, si fa spazio dentro di lei. I suoi villi esplorano l’utero e cominciano a scavare nell’endometrio che a sua volta reagisce con la vascolarizzazione e la crescita, per accoglierlo secondo una disponibilità materna inconscia.
La madre reagisce a livello corporeo con disordine fisiologico, fenomeni di cambiamento e adattamento. Cambiano i gusti, le sensazioni olfattive, il ritmo sonno-veglia, i ritmi comportamentali, la vita emozionale e affettiva; cambia l’alimentazione e il sistema immunitario che, per l’iniziale aumento del cortisolo, si abbassa per accogliere “l’estraneo” e permettergli di insediarsi.
L’aumento degli estrogeni, insieme alla relaxina rendono più flessibile il corpo della donna, più modellabile e la portano verso la sua sfera più emozionale, attraverso la quale può comunicare direttamente con il bambino in utero.
Un aspetto importante in questo periodo riveste il Terreno Materno. Il terreno materno di ogni donna è costituito dalla propria madre, dall’accudimento ricevuto, ma anche dalle donne delle generazioni precedenti e dalla cultura e società in cui si vive. Inoltre incidono le esperienze personali come l’imprinting del menarca rispetto a sessualità, femminilità e riproduzione, la condizione socioeconomica e la maturità emozionale. Nel primo trimestre della gravidanza è molto importante essere seguite da professionisti competenti e che contengano le paure e i cambiamenti del periodo. Nei prossimi articoli analizzeremo il secondo e terzo trimestre di gravidanza.
Ferrero Federica CUNEO
L’inizio della gravidanza è un evento destabilizzante. Diversamente dal sogno del bambino, la realtà della sua presenza irrompe con la violenza della realtà immutabile, spezza l’equilibrio precedente e mette subito in gioco i sistemi di adattamento, nella ricerca di una risposta. Crea caos, eccitazione e l’immediata reazione del fare, mentre la fisiologia della gravidanza spinge al “non fare”. Il processo principale è il radicamento del bambino e l’apertura di uno spazio nuovo nella donna per lui e per se stessa, con il relativo adattamento familiare e sociale, richiede rallentamento, rilassamento, accettazione e apertura graduale. Un buon adattamento fisiologico facilita la gravidanza nelle fase successive. Il primo trimestre è un periodo di “cova”, dove ogni interferenza può disturbare il delicato processo dell’annidamento, è importante quindi che la donna e la coppia sia sostenuta, attraverso informazioni, prospettando i ritmi e contenendo le paure e le preoccupazioni, creando così fiducia che permetterà l’affidamento e l’abbandono. Il dialogo biochimico tra madre e bambino è molto intenso in questo periodo, il bambino modifica tutte le attività fisiologiche della madre, prende letteralmente possesso di lei, di ogni sua cellula, la occupa, la modifica, si fa spazio dentro di lei. I suoi villi esplorano l’utero e cominciano a scavare nell’endometrio che a sua volta reagisce con la vascolarizzazione e la crescita, per accoglierlo secondo una disponibilità materna inconscia.
La madre reagisce a livello corporeo con disordine fisiologico, fenomeni di cambiamento e adattamento. Cambiano i gusti, le sensazioni olfattive, il ritmo sonno-veglia, i ritmi comportamentali, la vita emozionale e affettiva; cambia l’alimentazione e il sistema immunitario che, per l’iniziale aumento del cortisolo, si abbassa per accogliere “l’estraneo” e permettergli di insediarsi.
L’aumento degli estrogeni, insieme alla relaxina rendono più flessibile il corpo della donna, più modellabile e la portano verso la sua sfera più emozionale, attraverso la quale può comunicare direttamente con il bambino in utero.
Un aspetto importante in questo periodo riveste il Terreno Materno. Il terreno materno di ogni donna è costituito dalla propria madre, dall’accudimento ricevuto, ma anche dalle donne delle generazioni precedenti e dalla cultura e società in cui si vive. Inoltre incidono le esperienze personali come l’imprinting del menarca rispetto a sessualità, femminilità e riproduzione, la condizione socioeconomica e la maturità emozionale. Nel primo trimestre della gravidanza è molto importante essere seguite da professionisti competenti e che contengano le paure e i cambiamenti del periodo. Nei prossimi articoli analizzeremo il secondo e terzo trimestre di gravidanza.
Ferrero Federica CUNEO
La Gravidanza e i suoi cambiamenti