La voce nasale
A tu per tu con la logopedista
A chi non è mai capitato di essere raffreddato e di avere una voce nasale? In realtà vi sono due tipi di voce nasale anche se ad un orecchio poco esperto possono sembrare uguali: esiste infatti la voce da ipernasalità e la voce da iponasalità. Quando si è raffreddati si parla di iponasalità: l’aria non può passare dal naso e fuoriesce dal cavo orale. Altre cause di questo tipo di voce possono essere le adenoidi e le tonsille ingrossate, il setto nasale deviato oppure i polipi nasali. Si parla invece di ipernasalità quando al contrario passa troppa aria e vi è pertanto un’eccessiva risonanza delle cavità nasali: quando si pronunciano certe lettere, come la M o la N, passa troppa aria, perché il palato molle (cioè la parte posteriore del palato, adiacente all’ugola) non riesce a controllarne il flusso.
In genere mediante una riabilitazione logopedica si possono ottenere buoni risultati. Il trattamento prevede inizialmente l’impostazione di una corretta respirazione costo-diaframmatica: si insegna come respirare correttamente utilizzando il diaframma.
L’intervento prosegue poi con esercizi volti a favorire la motilità del palato molle e del velupendolo (ugola): si andrà a rinforzare la muscolatura di tutto l’apparato linguo-bucco-facciale sollecitando maggiormente l’attività velare e la tenuta dell’aria all’interno della bocca. Tali attività consentono un graduale miglioramento della qualità della voce soprattutto nei casi di ipernasalità mentre in quelli da iponasalità è talvolta necessario intervenire chirurgicamente per ottenere una risoluzione adeguata.
Claudia Delfino
In genere mediante una riabilitazione logopedica si possono ottenere buoni risultati. Il trattamento prevede inizialmente l’impostazione di una corretta respirazione costo-diaframmatica: si insegna come respirare correttamente utilizzando il diaframma.
L’intervento prosegue poi con esercizi volti a favorire la motilità del palato molle e del velupendolo (ugola): si andrà a rinforzare la muscolatura di tutto l’apparato linguo-bucco-facciale sollecitando maggiormente l’attività velare e la tenuta dell’aria all’interno della bocca. Tali attività consentono un graduale miglioramento della qualità della voce soprattutto nei casi di ipernasalità mentre in quelli da iponasalità è talvolta necessario intervenire chirurgicamente per ottenere una risoluzione adeguata.
Claudia Delfino
fr
CUNEO voce nasale