L’allarme del sindacato dei medici piemontesi: ‘‘Di questo passo serviranno 300 giorni per vaccinare tutti’’
Anaao Assomed esprime preoccupazione sulla campagna vaccinale e sul quadro dei ricoveri: “A breve pronto soccorso e ospedali saranno di nuovo al collasso”“A breve pronto soccorso e ospedali saranno nuovamente al collasso”: lo sostiene la segreteria piemontese di Anaao Assomed, l'associazione dei medici e dei dirigenti sanitari che - dopo la nuova sospensione delle visite ambulatoriali non urgenti, disposta dal Dirmei per ridistribuire il personale e destinarlo all'assistenza dei pazienti Covid - chiede “l'urgente riapertura dell'ospedale temporaneo Valentino del Padiglione V di Torino Esposizione”. Per l'associazione si tratta infatti dell'unico modo “per riuscire ad assistere tutti i pazienti che a brevissimo non troveranno adeguata sistemazione negli ospedali”.
Ma non è solo il quadro sanitario del prossimo futuro a preoccupare i camici bianchi piemontesi. Ci sono perplessità anche sulla gestione della campagna vaccinale, sebbene l’associazione riconosca che il Piemonte registra un numero di dosi ogni 100 mila abitanti tra le più alte d’Italia: “Tuttavia il Piemonte ha una popolazione di 4.311.217 abitanti, cui vanno sottratti i ragazzi under 16 anni e chi ha già avuto il vaccino: di questo passo saranno necessari altri 300 giorni per vaccinare tutta la popolazione”.
Intanto i dati dei contagi peggiorano, e si teme che a breve salteranno di nuovo tutti gli interventi e le visite non urgenti: “Si stanno già riconvertendo reparti, cercando spazi. Chiederemo di nuovo ai non equipollenti di gestire i pazienti Covid. Ognuno di noi riprenderà a contare parenti e amici infetti o ricoverati. Le scuole chiudono, non sappiamo dove e a chi lasciare i nostri figli mentre lavoriamo. La crisi sociale prosegue. A quanto pare, l’unica soluzione è il vaccino. Che, fortunatamente, c’è”.
Da Anaao Assomed giunge a questo proposito un elenco di domande:
• Le 20.300 dosi di Moderna, vaccino che si può conservare in frigorifero per 30 giorni, sono state consegnate ai medici di medicina generale, affinché vaccinino nei loro studi?
• Della nuova fornitura di 32.500 dosi di vaccino AstraZeneca, quante giacciono invece nei depositi? Come per il vaccino Moderna, anche per l’AstraZeneca le modalità di conservazione consentono la somministrazione negli studi dei medici di famiglia. Si sta facendo?
• L’accordo con medici di medicina generale per la campagna vaccinazione risale al 19 gennaio. È stato attuato?
• Si è chiesta la disponibilità all’Università di coinvolgere i medici specializzandi nella campagna di vaccinazione?
• Si sta valutando di chiedere la disponibilità volontaria e in prestazione aggiuntiva (quindi extra orario e remunerata) a medici ed infermieri ospedalieri non coinvolti nella gestione dei pazienti Covid?
• Quando inizia il coinvolgimento nella campagna vaccinale del privato convenzionato? I medici dipendenti delle strutture convenzionate, saranno coinvolti nei punti vaccinali?
“In conclusione, - osserva il sindacato medico - le dosi di vaccino disponibili a breve saranno maggiori di quelle attuali: personale e logistica sono pronti, o ci dobbiamo aspettare la quarta ondata e la quinta, con un vaccino nei frigoriferi che invece ci potrebbe proteggere?”.
Redazione
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